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Condotto dal docente: Lena Maggio

Lena Maggio - Artedo Artiterapie

AT79 - KINTSUGI. RIPARARE LE CICATRICI CON L'ORO Con la tecnica del kintsugi si possono saldare insieme i frammenti dell'oggetto usando una mistura di lacca e oro in polvere o, più raramente, argento. Se a questa pratica, già di per sé molto potente, uniamo l'arteterapia, nasce un metodo che favorisce l'indagine del proprio Io ad un livello profondo, permettendo di far emergere con delicatezza emo- zioni che altrimenti rimarrebbero inascoltate nel nostro substrato inconscio. Attraverso la sequenza degli esercizi proposti, sarà possibile staccarsi dalle proprie debolezze. Curare e non rinnegare le nostre ferite ci porta a costruire il nostro nuovo Io, un Io migliore, prezioso e unico.
  
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Una delle caratteristiche principali e affascinantidell'arte, in ogni sua forma, è la capacità di esprimere edare forma ai lati più nascosti e intimi dell'essere umanoe di tutto ciò che lo circonda.
Catalizzando e fermando l'attenzione di chi osserva in unpreciso stato d'animo. Ne è un esempio l'Ukiyo.
Un'antica tecnica pittorica orientale, ma anche un modo di vivere, vedere, rappresentare e sentire il mondo circostante.
Un mondo in bilico tra il sogno e il reale, tra l'effimero e ciò che sembra perenne, tra l'inafferrabile e il tangibile. Partire da questo concetto filosofico per arrivare a realizzare un autoritratto utilizzando un semplice pennino giapponese.
Attraverso la sequenza degli esercizi proposti, sarà possibile vedere il nostro viso con gli occhi interiori, i quali gli attribuiranno dei colori che non necessariamente saranno quelli reali.
Il colore diventa veicolo per l'espressione delle emozioni, rendendo l'autoritratto profondamente personale e introspettivo.

DALL'UKIYO-EALL'AUTORITRATTO

Una delle caratteristiche principali e affascinanti dell'arte, in ogni sua forma, è la capacità di esprimere e dare forma ai lati più nascosti e intimi dell'essere umano e di tutto ciò che lo circonda. Catalizzando e fermando l'attenzione dichi osserva in un preciso stato d'animo. Ne è un esempio l'Ukiyo. Un'antica tecnica pittorica orientale, ma anche un modo di vivere, vedere, rappresentare e sentire il mondo circostante. Un mondo in bilico tra il sogno e il reale, tra l'effimero e ciò che sembra perenne, tra l'inafferrabile e il tangibile. Partire da questo concetto filosofico per arrivare a realizzare un autoritratto utilizzando un semplice pennino giapponese. Attraverso la sequenza degli esercizi proposti, sarà possibile vedere il nostro viso con gli occhi interiori, i quali gli attribuiranno dei colori che non necessariamente saranno quelli reali. Il colore diventa veicolo per l'espressione delle emozioni, rendendo l'autoritratto profondamente personale e introspettivo.

Il Sumi-e è una forma d'arte che unisce acqua, inchiostro e respiro. Ogni pennellata è un riflesso del respiro e dell'essenza dell'artista. Questa tecnica pittorica si basa sull'abbandono al gesto spontaneo e coinvolge l'intero corpo, non seguendo tecniche codificate.
Richiede concentrazione e pratica per catturare l'essenza della natura attraverso il movimento corporeo. Il Sumi-e è un potente strumento di arteterapia che promuove la calma, riduce la dispersione mentale e potenzia l'attenzione e la creatività.
Unifica mente e corpo, consentendo di conoscere sestessi senza dipendenza dalle parole.
Insegna l'importanza di lasciare che il proprio corpo creie stimola la crescita interiore.
Il Sumi-e invita a guardare dentro di sé per trovare ciò che si cerca.

KINTSUGI. RIPARARE LECICATRICI CON L'ORO

Con latecnica del kintsugi si possono saldare insieme i frammenti dell'oggetto usandouna mistura di lacca e oro in polvere o, più raramente, argento. Se a questapratica, già di per sé molto potente, uniamo l'arteterapia, nasce un metodo chefavorisce l'indagine del proprio Io ad un livello profondo, permettendo di faremergere con delicatezza emozioni che altrimenti rimarrebbero inascoltate nelnostro substrato inconscio. Attraverso la sequenza degli esercizi proposti,sarà possibile staccarsi dalle proprie debolezze. Curare e non rinnegare lenostre ferite ci porta a costruire il nostro nuovo Io, un Io migliore, preziosoe unico.