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Giugno 2023 |
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Docente: Adriano Sabina
Il laboratorio, ispirato al lavoro “I colori della Luce” della dott.ssa Conny Leporatti, si prefigge di approfondire due grandi aspetti dell’Arteterapia; l’Arteterapia Attiva, il cui scopo non è la rappresentazione descrittiva bensì la ricerca di emozioni tramite l’essenzialità dell’oggetto affigurato; e l’Arteterapia Recettiva, in cui le immagini non si creano, si osservano, diventano nutrimento e specchi nei quali riflettere le proprie esperienze e riscoprire i propri vissuti emotivi. |
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Artedo Napoli
Direttore Alexandro Nardulli 333/7384007
mail: napoliartedo@gmail.com
ABSTRACT
Nel campodell’uso delle Arti come via possibile di terapia e conoscenza di Sé, fu CarlGustav Jung ad applicare per primo la parola Mandala ai disegni circolaritracciati da lui e dai suoi pazienti.
Letteralmente,Mandala deriva dal sanscrito e significa centro, circonferenza o anche cerchiomagico. Per Jung fu semplice dunque associare la descrizione pittoricaassociata al mandala al concetto di Sé, inteso come il centro della totalitàdella personalità.
Da un punto di vista storico ed antropologico, ritroviamo ilsimbolo del mandala già ai primordi della storia umana, come testimonianograffiti rupestri prestorici ritrovati in Africa, Europa e Nord America, cherappresentano i simboli universali del cerchio e della spirale.
Possiamoriassumere dicendo che: il Sé crea uno schema della nostra vita interiore. Ilmandala rivela le dinamiche del Sé come creatore di una matrice in cui simanifesta l’identità di chi lo produce. Il cerchio mandalico riflette il Sé inquanto contenitore della tensione della psiche verso la sua realizzazione,percorso che non segue una progressione lineare.
La crescita consiste, invece,in un ritornare ogni volta al centro della psiche, il Sé. Nel mandala, dunque, i motivi della storia comune a tutta l’umanitàtrovano espressione assieme ai simboli dell’esperienzaindividuale.
Condotto dalla dott.ssa Ilaria Caracciolo, Psicoterapeuta, Arteterapeuta.
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Tel e Whatsapp: 373.8671087
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Condotto dalla docente: Valentina Recchia
Arteterapeuta, Tecnico per la Formazione Docenti con il Metodo Autobiografico Creativo® attraverso la Tecnica della Fiabazione, Attrice, Performer, Operatrice abilitata in Tangoterapia con il Metodo Riabilitango®.
Valentina Recchia (VE), arteterapeuta (artedo.it)
ARTETERAPIA - AT76
Abstract:
Il nome è il primo Dono che riceviamo nel momento della nostra nascita.Nel nome si racchiudono informazioni, potenzialità, storie che raccontano chi siamo e che permettono discoprire qualcosa in più di se stessi. Questo percorso è un viaggio che, partendo dall’etimologia, dà il viaall’incontro, alla condivisione e allo scambio, per far emergere, infine, i talenti nascosti dell’individuo.
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ARTETERAPIA IN NATURA PER NUOVE FORME PARTECIPATIVE DITURISMO
Laboratorio in presenza
Le Arti Terapie come tecniche innovativecapaci di attivare la creatività e migliorare la percezione di Sé e lerelazioni viene oggi concepita come una metodologia versatile ed adattabile adiversi contesti.
In questo laboratorio esploreremo la possibilità di integrarel’apporto delle Arti terapie nell’ambito di quello che viene definito TurismoSostenibile, Esperienziale e Sensoriale per offrire un valore aggiunto in unambito in forte espansione che possa al contempo lavorare sulla percezione disé attraverso il contatto con la natura e sulle relazioni e l’integrazionedell’individuo con il mondo che lo circonda e con i suoi contesti diappartenenza.
Attraverso tecniche appositamente pensate per essere efficaci inun setting atipico, come è quello in spazi aperti, osserveremo una nuovamodalità partecipativa di esplorare i luoghi e trarne il massimo beneficio intermini di benessere, gestione dello stress e creazione di legami positivi sempreaccompagnati dalla mediazione delle Arti come strumento di messa in forma dellesensazioni, delle emozioni, dei pensieri, dei desideri e delle aspettative deipartecipanti.
In questo laboratorio sarà inoltre affrontato il temadell’organizzazione di gruppi tematici in cui siano valorizzate le peculiaritàdelle Arti terapie seppure in un contesto maggiormente ludico e non finalizzatoalla creazione di percorsi laboratoriali stabili.
Docente
IlariA Caracciolo
Psicoterapeuta, Arteterapeuta
Ilaria Caracciolo, docente di Arteterapia nelle Scuole Artedo
Luogo
Outdoor: Giardino della Gioia -Via dei Fiordalisi Lama (TA) Orario 9:30/18:30
Soggiorno: In seguito saranno indicate le varie convenzioni
Le attività si svolgeranno nel rispetto delle Norme Anti covid 19 con un numero limitato di partecipanti. PRIORITA' AI CORSISTI DELLA SEDE E AI PIANI DI STUDIO.
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Direzione Didattica Artedo Bari
Cell/Wattsapp: 3396366750
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CRISI, ROTTURA E CRESCITA NELL’ADOLESCENZA. L’ARTETERAPIA ELEMENTO DI RISOLUZIONE E ELABORAZIONE
Laboratorio condotto da Giorgia Filippone, Arteterapeuta, Psicologa.
ABSTRACT:
L’adolescenza è un periodo delicato e fondamentale per un sano sviluppo personale e psicologico. Non c’è un’altra eta della vita in cui tutto si trasforma come in tale fase. Ogni cosa cambia prospettiva, ci si accinge a separarsi dal nido protettivo della famiglia per andare alla ricerca del proprio progetto di vita; si cerca di divenire adulti tagliando con forza i legami stabiliti per essere liberi di muoversi in autonomia. Solo una volta compiuto tale gesto di rottura si potranno riallacciare i fili delle relazioni. Ma l’adolescenza è un periodo complesso anche per i padri e madri coinvolti in una ridefinizione di equilibri e dinamiche dolorosa e spesso dirompente. Lavorare con i protagonisti di questo dramma evolutivo è qualcosa di molto coinvolgente poiche va a toccare in ognuno di noi temi profondi e nodi fondanti della nostra vita. Poter rientrare in contatto con tali vissuti passati ci permettera di lavorare meglio con queste sue tipologie di utenze che oggi sempre di piu sembrano fragili e disorientate. In questo seminario ripercorreremo le tappe necessarie e di questo momento della vita sia in
generale sia nello specifico personale cio per ripercorrerlo e rielaborarlo con la giusta distan- za e compartecipazione emotiva.
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Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: artedo.firenze@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
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SUPERVISIONE TECNICA ARTETERAPIA
Supervisione a cura di Axel Rütten Arteterapeuta (Dipl. KT, FH), artista, insegnante di Kundalini Yoga.
Nell'arco del triennio ogni allievo e' tenuto a frequentare almeno 50 ore di supervisione tecnica, i cui incontri, gruppali a carattere esperienziale, condotti da un supervisore accreditato Artedo, sono incentrati sull'acquisizione delle competenze tecnico-metodologiche in riferimento alla disciplina specialistica di appartenenza. Ogni allievo
puo' cominciare a frequentare le supervisioni tecniche gia a partire dal 1° anno di corso.
Gli allievi potranno partecipare a incontri di supervisione tecnica di discipline diverse rispetto a quella del proprio corso di appartenenza, ottenendo la convalida del 50% del monte ore frequentato. Sulle 50 ore complessive obbligatorie previste nell’arco del triennio ogni allievo e tenuto a partecipare ad un minimo di 16 ore (32 consigliate) di supervisione tecnica specifica nella propria disciplina di appartenenza.
Per info: artedo.trento@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
Sito web:www.alternart.it
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ENTRARE NEL MITO TT42
Laboratorio condotto da Viviana Sannino, eatroterapeuta, Docente Artedo di Teatroterapia, Counsellor a mediazione artistica, Gyrotonic® e Gyrokinesis® trainer.
ABSTRACT:
Laboratorio di Teatroterapia per adulti. Un laboratorio diretto a persone che non hanno particolari disagi emotivi o psichici, perchè l’arteterapia fa stare meglio ed essere piu consapevole anche chi sta gia bene!
Il mito al pari del sogno e della favola è uno strumento base per rompere il disagio della creazione e dell’improvvisazione, è la possibilita di raccontare attraverso un mediatore che mi attraversa piuttosto che essere una parte di me, che riconosco, ma non parla esplicitamente di me. Il mito è un buon modo di aiutare a mettersi in gioco, una mediazione fra mondo di dentro e azione verso l’esterno, un alleato che fornisce storie e canovacci che ciascuno possiede in quanto miti e favole. Miti e favole sono tracce che non solo offrono contenuti simbolici ed archetipici, ma presentano anche strutture non chiuse, che vengono reinventate da ogni narratore in funzione di se, del quando e del dove. Il mito è un testo che non si conclude mai, è una storia che ognuno racconta: pur tenendo fermi alcuni snodi chiave, ogni volta si arricchisce o si impoverisce di elementi nuovi. Attraverso il mito, l’improvvisazione e la reinterpretazione delle trame conosceremo la teoria base del metodo Teatro dell’Anima, ovvero che ogni persona ha dentro di se quattro funzioni fondamentali che gli permettono
di compiere qualsiasi azione della propria vita quotidiana: autore (colui che pensa), regista (colui che organizza una struttura da seguire), attore (colui che prende una forma), spettatore (colui che guarda nella realta la propria creazione ed i suoi effetti). Attraverso queste quattro funzioni che ognuno di noi ha dentro di se, mettendoci in gioco e permettendoci di vivere ognuna di esse proviamo a conoscerci meglio e migliorare la nostra comunicazione con gli altri. Attraverso giochi di improvvisazione e di espressione corporea gli allievi scoprono nuove parti di se, familiarizzano e le includono nel loro panorama delle possibilita espressive e comunicative.
Sei un insegnante?
Artedo è Ente Accreditato MIUR, puoi utilizzare la Carta del Docente per partecipare al laboratorio o iscriverti ad un corso Artedo di Arti Terapie.
Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: firenze.artedo@gmail.com
Telefono: 3383447833
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Instagram: @artedo.firenze
ABSTRACT
“Il laboratorio, ispirato al lavoro “I colori della Luce” della dott.ssa Conny Leporatti, si prefigge di approfondire due grandi aspetti dell’Arteterapia; l’Arteterapia Attiva, il cui scopo non è la rappresentazione descrittiva bensì la ricerca di emozioni tramite l’essenzialità dell’oggetto affigurato; e l’Arteterapia Recettiva, in cui le immagini non si creano, si osservano, diventano nutrimento e specchi nei quali riflettere le proprie esperienze e ri-sco prire i propri vissuti emotivi.
Condotto da Lena Maggio, Arteterapeuta e artista.
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ALCAMO,Laboratorio "ARTETERAPIA E TOSSICODIPENDENZE "
L’Arteterapiacon i tossicodipendenti viene utilizzata, nella maggior parte deicasi, nelle Comunità Terapeutiche, all’interno di un vasto ecomplesso programmadi recupero i cui obiettivi terapeutici sono ben definiti. Percomprendere a pieno quali potrebbero essere gli specifici obiettivida porsi all’interno di un percorso di Arteterapia, sarebbeopportuno tenere bene a mente come, dietro il fenomeno dellatossicodipendenza, ci siano svariate motivazioni e cause, mentre ladifficoltà di percepire le proprie emozioni e l’utilizzo dellaparola come “arma di difesa” sono comuni a quasi tutti isoggetti. L’obiettivo principale di un simile percorso sarà quindiquello di offrire agli utenti la possibilità di comunicareattraverso un linguaggio espressivo alternativo, in cui siprivilegiano il gesto, il colore, la forma ed il processo creativo.Proprio il processo che si attiva nell’esperienza di Arteterapia,diverrà strumento attraverso cui permettere alle persone distabilire o ristabilire un dialogo interiore con gli aspetti piùautentici di se, supportati dalle tecniche artistiche e narrative delMetodo Autobiografico Creativo® per l’Intelligenza Emotiva deldott. Stefano Centonze.
Condotto dalla Dott.ssa SABINA ANDRIANO
E-mail: artedosicilia@gmail.com
Tel e Whatsapp: 3276975954
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"EDUCARE AL CONTATTO: STRUMENTI DI DANZATERAPIA NELLA RELAZIONE D’AIUTO. POSSIBILI CONTAMINAZIONI CON LA MANIPOLAZIONE DELLA CRETA"
“Il visibile è ciò che si coglie con gli occhi, il sensibile ciò che si coglie con i sensi” (Maurice Merleau-Ponty) Toccare ed essere toccati, metafore concrete che in danzaterapia diventano stimoli coreografici e creativi. Mo- dalità di contatto e stili di contatto differenti caratterizzano ogni individuo e fanno parte del proprio mondo relazionale. Educare al contatto pone l’accento sugli stili di contatto e le modalità di ogni partecipante, inda- gando attraverso la danzaterapia e la manipolazione della creta le possibilità di con-tatto, scopriremo tecniche e strumenti possibili che nella relazione di aiuto guidano il percorso danzaterapeutico abbassando le difese e permettendo la flessibilità delle tensioni muscolari in una dinamica creativa in cui l’esperienza di contatto vengono riscritte e riorganizzate. Si farà riferimento al metodo Fux della danzaterapia e al modello psicofisiologico integrato della danzaterapia e Arti Terapie.
Docente Simona Zaccagno
ABSTRACT
“Il visibile è ciò che si coglie con gli occhi, ilsensibile ciò che si coglie con i sensi” (Maurice Merleau-Ponty)
Toccare edessere toccati, metafore concrete che in danzaterapia diventano stimolicoreografici e creativi.
Modalità di contatto e stili di contatto differenticaratterizzano ogni individuo e fanno parte del proprio mondo relazionale.Educare al contatto pone l’accento sugli stili di contatto e le modalità diogni partecipante, indagando attraverso la danzaterapia e la manipolazionedella creta le possibilità di con-tatto, scopriremo tecnicheestrumenti possibili che nella relazionedi aiuto guidano il percorso danzaterapeutico abbassando ledifese e permettendo la flessibilità delle tensioni muscolari in una dinamica creativa in cui l’esperienza dicontatto vengono riscritte e riorganizzate.
Si farà riferimento al metodo Fuxdella danzaterapia e al modello psicofisiologico integrato della danzaterapia e Arti Terapie.
Condotto dalla dott.ssa Simona Zaccagno, Docente per l’Area di Danzamovimentoterapia Scuola Artedo di Roma, Psicologa clinica, Danzaterapeuta, Danzatrice e Coreografa.
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ABSTRACT
Porsi nell’ascolto di sé, dei propri limiti, del proprio corpo per riscoprire e generare una danzache porti il proprio nome.
Il gesto diventa, in una relazione circolare, espressione diretta di quella struttura-processo che è l’IO.
La danza, esperienza di flessibilità e unità, può ampliare i gradi di espressività dell’individuo nel piacere di esistere, a partire dal limite e dall’accettazione di esso che quindi diventa risorsa.
Danza creativa e istintiva, come momento di ascolto, di conoscenza e riscoperta di sé.
Nel corso del laboratorio, le esperienze proposte che riguardano il senso del limite oltre a essere parte del percorso personale di ogni allievo, verranno collocate nell’ambito applicativo e clinico delle dipendenze facendo riferimento in particolare all’importanza che assume il tema del limite in questo ambito come possibilità preventiva, d’intervento e riabilitazione nelle tappe evolutive di passaggio e trasformazione dell’adolescenza.
Condotto dalla dott.ssa Simona Zaccagno, Psicologa clinica, Danzaterapeuta, Danzatrice e Coreografa.
Tel e Whatsapp: 350.0963284
Tel: 0832.601223
E-mail: artiterapie@artedo.it
Illaboratorio propone l’approfondimento di una tematica specifica nella DMT Fuxche corrisponde anche ad una “unità di lavoro” fortemente caratterizzata.
Losguardo pedagogico specifico di questa metodologia si avvale di un approccioalla “tenerezza” come strumento terapeutico vero e proprio che si esplicita inun setting di lavoro caratterizzato da una scelta sonoro- musicale mirata,dalla scelta di strumenti concreti specifici e da una modalità di presenzafisica ed emotiva energetico-posturale ben precisa. Contenuti
In questasede si affrontano l’approccio fisico, energetico e relazionale alla tenerezzaattraverso:
-Modalità di contatto
- Uso dialcuni oggetti: il palloncino e la piuma
Il lavoropratico creativo si concentra sull’esplorazione corporea del contattoattraverso l’uso mirato dello sguardo e del tatto e di questi due specificioggetti concreti fortemente caratterizzati dal rimando analogico allatenerezza, il palloncino e la piuma per le loro caratteristiche sensoriali esimboliche.
Destinatari
Illaboratorio è indicato ad allievi in Arti Terapie ad ogni livello formativo, adinsegnanti, educatori, operatori che intendono accogliere ed esplorare questaimportante risorsa personale e trasformarla in concreto strumento di relazione con l’altro inambito terapeutico e riabilitativo.
MESSINA- LAB. DMT-IMPIEGO E SCELTA DEI MATERIALI IN DANZAMOVIMENTOTERAPIA
L’utilizzo dei materiali in DMT rappresenta uno dei più evidenti punti di contatto con le altre Arti Terapie. Che siano utilizzati come facilitatori di movimento o pensati come oggetti transazionali in senso più propriamente
winnicottiano, o come oggetti intermediari della relazione, è bene che il conduttore ne abbia consapevolezza e padronanza. Il materiale che viene scelto per una seduta va considerato nelle sue svariate caratteristiche, oltre che morfologiche, per il valore simbolico e come produttore di immagini. L’esplorazione diretta dei diversi materiali è molto utile per averne conoscenza e per acquisire una tecnica che permetta in maniera creativa e specifica per i bisogni dell’utenza a cui il conduttore si rivolge, di usufruire svariati materiali.
Condotto dalla Dott.ssa ANGELA ENEA
E-mail: artedosicilia@gmail.com
Tel e Whatsapp: 3276975954
Sito ufficiale: https://www.artiterapie-arcobaleno.it/
Facebook: ARTEDO SICILIA
Il laboratorio intende porre nuovaattenzione alla Pedagogia del Dialogo come approccio olistico alla persona incui le dimensioni della Persona possano trovare un incontro autentico e unamodalità efficace di manifestazione e trasformazione dei propri potenziali.Attraverso il processo creativo la dimensione cognitiva, psico-fisica, emotivae relazionale possono attivarsi sinergicamente dando origine al “dialogocreativo” promotore di cambiamento anche delle relazioni interpersonali.Contenuti
Esplorazione della dimensione del“dialogo creativo” e della sua applicazione pratica.
- Fase Pratica: esperienza delmovimento danzato secondo la tecnica dmterapeutica Metodo Maria Fux chepermetta l’esplorazione del Dialogo Creativo trasformativo
- Fase teorica e di rielaborazione:riflessione teorica sulla Pedagogia del Dialogo e analisi della progettazionedi un intervento di danzamovimentoterapia per lo sviluppo olistico dellaPersona.
Il lavoro pratico si caratterizza perl’uso mirato del gioco e dell’esplorazione motoria-corporea attraverso alcuneunità di lavoro della Metodologia Fux al fine di esplorare la dimensione delDialogo con sé stessi e con l’altro alla scoperta o ri-scoperta deiprerequisiti fondamentali per instaurare una comunicazione efficace e trasformativasia nella dimensione individuale che gruppale. Attraverso oggetti, immaginisimboliche, suoni e musiche caratterizzanti la metodologia di riferimento, siintende esplorare l’attivazione sinergica funzionale del processo creativo chesostiene e rinforza lo sviluppo globale della Persona.
Destinatari
Illaboratorio è indicato ad allievi in Arti Terapie ad ogni livello formativo, adinsegnanti, educator
BAGHERIA, Laboratorio "METODOLOGIA E TECNICHE IN DANZAMOVIMENTOTERAPIA"
Letecniche di base (Rispecchiamento, Ripetizione, Amplificazione)caratterizzano l’intero percorso di DMT e vengono applicate dalconduttore come tutto il resto del gruppo. Attraverso la relazione,le assonanze, le dissonanze, e l’incontro è possibile accede asempre più vaste possibilità di consapevolezza di sé e diintegrazione tra il mondo emotivo non verbale e cinestesico al mondodel pensiero e del simbolico, percorrendo e ripercorrendo quello cheW. Bucci definisce come ciclo referenziale, attraverso evolutivi atticreativi che permettono di integrare parti di sé, parti di sé erealtà. Lo spazio extraquotidiano della danzaterapia fornisce unsetting non verbale dove poter incontrare l’altro e il mondoemotivo e attraverso la relazione con l’altro e con i proprielementi, sviluppare le competenze emotive e il personaleempowerment.
Condotto dalla Dott.ssa ANGELA ENEA
E-mail: artedosicilia@gmail.com
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LA DMT NEL PROCESSO EVOLUTIVO DELLA PRIMA INFANZIA – II PARTE
Laboratorio condotto da Sonia Barsotti, Danzamovimentoterapeuta, Docente Artedo di Danzamovimentoterapia, Danzatrice, Educatrice, Pedagogista cognitivo-neuromotoria.
ABSTRACT:
Il laboratorio e finalizzato ad apprendere strategie di intervento mirato allo sviluppo neuro-psico-motorio ed emotivo dei bambini attraverso unita di lavoro specifiche della metodologia Fux. Questo percorso laboratoriale si avvale di una parte pratica e una riflessione teorica a sostegno e supporto di quanto vissuto corporeamente.
Infatti si parte dall’esperienza ed esplorazione personale e gruppale del corpo (fase prevalente del laboratorio) per passare ad una riflessione sull’applicabilita del metodo all’utenza di riferimento e sul ontesto di riferimento. Destinatari Allievi in tutte le Arti Terapie di qualsiasi anno di formazione, allievi in DMT che abbiano preferibilmente svolto il seminario precedente sull’infanzia “La DMT nel processo evolutivo della prima infanzia”,
insegnanti, educatori e tutti coloro che intendono approcciarsi al mondo dell’infanzia con sguardo e strumenti operativi rinnovati.
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La sede di Trento è accreditata anche IPRASE
Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: artedo.trento@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
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A GIOCARE LE STORIE
Laboratorio in presenza
Danzamovimentoterapia e narratività nei contesti educativi per favorire relazioni efficaci e avviare processi di meta riflessione autobiografica.
Il percorso didattico formativo del laboratorio si centra sull’apprendere come “abitare” le storie attraverso la DMT e giochi di ascolto corporeo sulla musica, opportunamente scelta per innescare processi emotivi e avviare, grazie alla matrice narrativa che fa da cornice/sfondo al setting, un viaggio di scoperta e riscoperta del sé e dell’altro da sé, al fine di cogliere ispirazione e riscrivere la propria storia.
L’idea formativa proposta è contestualizzabile in progetti di prevenzione primaria con finalità educative per la fascia di età compresa tra i 5-11 anni.
Si basa sull’utilizzo dell’albo illustrato per promuovere la crescita personale e favorire dinamiche relazionali positive.
Prevede l’offerta di percorsi replicabili come suggerimenti per creare nuovi itinerari di promozione alla lettura attraverso la pratica arti terapica.
Docente
Condotto dalla dott.ssa Annamaria Bartoccioli, docente di musica (D.M. 8/11) Scuola Primaria e formatrice, diplomata in Arpa e Didattica della Musica, specializzata in Danzamovimentoterapia e Tecnico del Metodo Autobiografico Creativo.
Luogo
Bari, via Abate Gimma 174, Orario 9:30/18:30
Le attività si svolgeranno nel rispetto delle Norme Anti covid 19 con un numero limitato di partecipanti. PRIORITA' AI CORSISTI DELLA SEDE E AI PIANI DI STUDIO.
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Condotto dalla docente: Angela Enea
Tecnico della riabilitazione psichiatrica, conseguito il diploma in Tecnico dell’Educazione e della Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale.
Angela Enea (PA) - artiterapie (artedo.it)
DANZAMOVIMENTOTERAPIA - DMT42
Abstract:
L’approccio alla filosofia orientale permette di avere una visione integrata dell’uomo del corpo e dellamente, in sintonia con le leggi che governano la Natura. La filosofia taoista individua una coppia diprincipi opposti yin e yang che sono in dialogo armonico tra loro. La maggior parte dei principi dellapratica del taiji quan trovano una corrispondenza e possono rappresentare un’estensione di principi chepossono essere applicati nel setting di DMT. Il lavoro con l’energia, la consapevolezza corporea e lariscoperta del modo di entrare in comunicazio- ne del tui shou ci fornisce nuovi strumenti e possibilità.
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Supervisione Tecnica Musicoterapia in PRESENZA FISICA
Validità 4 ore per gli Iscritti ai corsi di Specializzazione in Musicoterapia.
Validità 2 ore per gli iscritti alle altre discipline.
Docente
Tea Baldini Anastasio
Direttore Didattico della Scuola di Arti Terapie di Artedo Bari. Docente di Musicoterapia e Supervisore Tecnico per Artedo Network; Formatrice Artedo Universo scuola.
Musicoterapeuta, dottoressa in Musica, Soul Coach.
Tea Baldini Anastasio (BA) - artiterapie (artedo.it)
Luogo
Via Abate Gimma,174 Bari
Orari
15,00-19,00
Materiali richiesti:
Abbigliamento comodo
Borsello con materiali personali
-Breve scheda di presentazione di un caso ipotetico o di un caso di tirocinio
Le attività sono rivolte esclusivamente agli iscritti dei corsi di Specializzazione del circuito Artedo Network.
Info e Prenotazioni
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Bagheria, Laboratorio "MT RECETTIVA ANALITICA CON INTREGAZIONE DELLE STOFFE COLORATE"
Lo stage propone la tecnica della MRA esplorando la I fase prevista dalmetodo, attuata tramite l’ascolto di brani proposti dal docente eanche scalette musicali portate dagli allievi per rappresentare sestessi al gruppo come previsto nella II fase, ma utilizzando lestoffe colorate come restituzione da parte del gruppo al posto dellaverbalizzazione. Tecnica adatta per un utenza con capacitàintellettive e verbali limitate.
Condotto dalla Dott.ssa MARIANNA SIDOTI
Per info e iscrizioni - Scuola Artedo di Arti Terapie SICILIA
E-mail: artedosicilia@gmail.com (mailto:artedoroma@gmail.com)
Tel e Whatsapp: (https://api.whatsapp.com/send/?phone=393500963284&text&app_absent=0)3276975954
Sito ufficiale: https://www.artiterapie-arcobaleno.it/
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RESPIRARE IL SUONO: MUSICOTERAPIA IN NATURA -Il suono Universale
Laboratorio in presenza
Il Suono Universale Il laboratorio è pensato per acquisire tecniche da applicare in ambito relazionale e di crescita personale, con l’intento di diffondere tali tecniche in ambienti diversi dal classico setting di Musicoterapia, in particolare luoghi Immersi nella natura.
Le metodologie alla base del workshop si ispirano alla Terapia Non Verbale Benenzoniana e alla Musicoterapia Vibrazionale oltre che alla nuova corrente della eco psicobiologia con il Progetto Nature Connect del Dottor Michael Cohen a cui si ispira il movimento dell’Eco art therapy della Dottoressa Theresa Sweeney.
Sarà possibile riflettere sulle nuove forme di Turismo o di attività per la crescita personale e in ambito relazionale. Le attività sono pensate per gruppi aziendali, gruppi vari o incontri individuali che mirano a scoprire o migliorare la connessione con la Natura.
Ascoltare sè stessi e ciò che ci circonda ci porta a migliorare il nostro rapporto con l’altro e con il nostro quotidiano.
Comunicare con la natura e grazie ad essa e al mediatore artistico si può permettere al singolo o al gruppo di scoprire nuovi punti di vista, le esperienze sensoriali potranno essere il mezzo per risvegliare e armonizzare ogni parte della persona, delineando la propria Mappa grafico sonora in relazione con l’ISO universale e l’identità sensoriale
Docente
Tea Baldini Anastasio
Direttore Didattico della Scuola di Arti Terapie di Artedo Bari. Docente di Musicoterapia e Supervisore Tecnico per Artedo Network; Formatrice Artedo Universo scuola.
Musicoterapeuta, dottoressa in Musica, Soul Coach.
Tea Baldini Anastasio (BA) - artiterapie (artedo.it) (https://artiterapie.artedo.it/instructor/tea-baldini/)
Luogo
OutDoor Sabato c/o Bosco del Cancello Rotto , Ingresso via del Cancello Rotto difronte al civico 28
Indoor Domenica Bari, via Abate Gimma 174, Orario 9:30/18:30
Le attività si svolgeranno nel rispetto delle Norme Anti covid 19 con un numero limitato di partecipanti. PRIORITA' AI CORSISTI DELLA SEDE E AI PIANI DI STUDIO.
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Direzione Didattica Artedo Bari
Cell/Wattsapp: 3396366750
Mail: bariartedo@gmail.com (mailto:bariartedo@gmail.com)
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Instagram: artedo_bari
MUSICOTERAPIA UMANISTICA E DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
Il laboratorio affronta il tema della Musicoterapia Umanistica applicata agli interventi nei riguardi di utenti/ pazienti/clienti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. In particolare, l’obiettivo è di formare professionalmente gli allievi all’ utilizzo della Musicoterapia, dei suoi aspetti teorici metodologici e applicativi, al fine di programmare e gestire praticamente interventi musicoterapici a favore di tale utenza, al fine di colmare il naturale divario che spesso si genera tra formazione teorica e realtà lavorativa e fornire strumenti, il più possibile, concreti e aderenti al mondo professionale reale. Durante il laboratorio verranno illustrati i prodromi teorici e diagnostici dei DSA e la conseguente pianificazione/programmazione di interventi mirati e finalizzati al potenziamento sia degli aspetti emotivi, sia di quelli legati alla conoscenza del funzionamento della mente dell’utente,potenziando strategie operative adottate nello svolgimento dei diversi compiti cognitivi. Per gli allievi sarà possibile sperimentare attivamente e praticamente la progettazione e realizzazione di interventi esperienziali, attraverso il principio fondante dell’ascolto empatico, secondo cui ogni persona è visibile e tangibile attraverso il suo essere una unità inscindibile di corpo e mente. Verranno agite e sperimentate esperienze di improvvisazione musicale e dialogo sonoro in gruppo e in coppia, attraverso le posizioni di facilitato e facilitatore.
DOCENTE: VINCENZO MIRANDA
ORARI DI SVOLGIMENTO: SABATO E DOMENICA DALLE 09:00 ALLE 18:00
LUOGO: SCALEA, VIA PLINIO IL VECCHIO
SUPERVISIONE TECNICA MUSICOTERAPIA CONDOTTA DAL DOCENTE MIRANDA VINCENZO
Docente Miranda Vincenzo
Il laboratorio affronta il tema della Musicoterapia Umanistica applicata agli interventi nei riguardi di utenti/pazienti/clienti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. In particolare, l’obiettivo è di formare professionalmente gli allievi all’ utilizzo della Musicoterapia, dei suoi aspetti teorici metodologici e applicativi, al fine di programmare e gestire praticamente interventi musicoterapici a favore di tale utenza, al fine di colmare il naturale divario che spesso si genera tra formazione teorica e realtà lavorativa e fornire strumenti, il più possibile, concreti e aderenti al mondo professionale reale. Durante il laboratorio verranno illustrati i prodromi teorici e diagnostici dei DSA e la |
conseguente pianificazione/programmazione diinterventi mirati e finalizzati al potenziamento sia degli aspetti emotivi, siadi quelli legati alla conoscenza del funzionamento della mente dell’utente,potenziando strategie operative adottate nello svolgimento dei diversi compiticognitivi. Per gli allievi sarà possibile sperimentare attivamente epraticamente la progettazione e realizzazione di interventi esperienziali,attraverso il principio fondante dell’ascolto empatico, secondo cui ognipersona è visibile e tangibile attraverso il suo essere una unità inscindibiledi corpo e mente. Verranno agite e sperimentate esperienze di improvvisazionemusicale e dialogo sonoro in gruppo e in coppia, attraverso le posizioni difacilitato e facilitatore.
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Per info e prenotazioni
Artedo Napoli
Direttore Alexandro Nardulli 333/7384007
mail: napoliartedo@gmail.com
MUSICOTERAPIA IN AMBITO ONCOLOGICO
Laboratorio condotto da Fabio De Vincentis, Musicoterapeuta, Master e Coach in PNL, Counselor a indirizzo umanistico esistenziale transpersonale, Clownterapista.
ABSTRACT:
Ricevere una diagnosi di cancro e un evento fortemente stressante e traumatico a livello personale, relazionale, sociale, esistenziale e spirituale. Nelle varie fasi della malattia oncologica si possono sperimentare emozioni spiacevoli che influiscono sia sulla qualita della vita, sia sulla aderenza alle terapie. Diventa quindi necessario per l’equipe porre grande attenzione alle condizioni complessive del paziente: curare da un punto di vista medico la patologia oncologica e fondamentale, ma e allo stesso tempo necessario occuparsi della sfera emotiva. Proprio alla “parte sana” della persona si rivolge l’intervento di musicoterapia, un modo efficace attraverso il quale prendersi cura dei bisogni e delle difficolta dei pazienti, per contrastare isolamento e solitudine, per alleviare depressione, ansia, rabbia, paura,
frustrazione e in alcuni casi, per vie secondarie, diminuire la percezione del dolore. Il laboratorio, attraverso esperienze pratiche attive e recettive e i dovuti cenni teorici, intende essere un primo avvicinamento a questo delicato settore.
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La sede di Trento è accreditata anche IPRASE
Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: artedo.trento@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
Sito web:www.alternart.it
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CANTO CON TE E CANTO PER TE Applicazione attiva e recettiva del metodo Tra.Vi.Vo (Trattamento Vibrazionale Vocale)
Laboratorio in presenza
In questo laboratorio del metodo Tra.Vi.Vo ci si pone come obiettivo principale quello di fornire al discente le conoscenze basilari per l’applicazione nella relazione d’aiuto.
Il laboratorio intende porre l’attenzione sulla capacità del facilitatore di utilizzare al meglio lo strumento voce con l’altro e per l’altro.
Durante le due giornate si avrà la possibilità di sperimentare il proprio suono in funzione dell’altro, percepire l’altro e rendere visibile attraverso la melodia improvvisata, tale relazione. Inoltre si affronterà la tecnica del massaggio vocale, il suono prodotto in modo corretto produce armonici e vibrazioni benefiche che possono essere indirizzate sul corpo della persona con diverse tecniche a seconda dell’esigenza.
In questa forma attiva sarà la persona ad avere il piacere di sperimentare la tecnica in autotrattamento e a sperimentare il suono in movimento, attraverso lo scambio del suono si beneficerà della vibrazione prodotta dalla voce e dagli strumenti terapeutici. Nella fase recettiva il facilitato avrà la possibilità di percepire in prima persona i benefici del massaggio vocale, tutti i partecipanti faranno esperienza in entrambi i ruoli.
Durante le due giornate si avrà la possibilità di sperimentare come il proprio suono possa avere un ruolo determinante per il raggiungimento del benessere della persona.
L’operatore a questo punto del percorso, oltre ad aver maturato una competenza tecnica tale da permettere l’utilizzo della voce nelle varie attività, potrà dedicarsi alla sperimentazione del metodo e delle tecniche di canto mirate al raggiungimento del benessere della persona.
ll laboratorio cura gli aspetti fondamentali del metodo e della sua applicazione in modo completo, dalla cura del setting, agli aspetti tecnici fondamentali.
Inoltre il discente avrà modo di sperimentare la trasmissione delle nozioni apprese, in attività di conduzione.
Docente
Tea Baldini Anastasio
Direttore Didattico della Scuola di Arti Terapie di Artedo Bari. Docente di Musicoterapia e Supervisore Tecnico per Artedo Network; Formatrice Artedo Universo scuola.
Musicoterapeuta, dottoressa in Musica, Soul Coach.
Tea Baldini Anastasio (BA) - artiterapie (artedo.it)
Luogo
Bari, via Abate Gimma 174, Orario 9:30/18:30
Le attività si svolgeranno nel rispetto delle Norme Anti covid 19 con un numero limitato di partecipanti. PRIORITA' AI CORSISTI DELLA SEDE E AI PIANI DI STUDIO.
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SUONO E SEGNO IN MUSICOTERAPIA
La massima “la musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare”, del matematico e filosofo Leibniz, riassume il concetto di ordine presente nell’espressione musicale. Ordine non sempre facilmente ri- scontrabile, in particolar modo nelle pratiche improvvisative. A differenza di un quadro o di una scultura la musica esiste solo nel momento in cui è prodotta, per poi tornare al silenzio da cui è originata. Da qui l’esigenza (nel crearla, nel riprodurla, nel tramandarla) di ideare un metodo per “fermare” i suoni, e renderli “visibili” e/o “toccabili” attraverso una trasposizione nei canali sensoriali visivo e/o cenestesico. Le componenti ritmiche, melodiche e armoniche dell’espressione sonoro-musicale possono infatti essere tradotte attraverso processi di notazione analogica o codificata. Il laboratorio si prefigge di fornire le competenze necessarie alla creazione di partiture formali e informali nell’ottica di un utilizzo nella pratica musicoterapeutica, sia per un’efficace trascrizione e analisi del materiale emerso nella seduta di musicoterapia attiva, sia per un suo uso all’interno del setting.
Docente Fabio De Vincentis
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Info e Prenotazioni
Artedo Pescara, direttore di sede Paolo Cipriani
Whatsapp: 3281360988
Mail: artedo.pescara@gmail.com
Facebook - Instagram :Artedo Pescara
Artiterapie.artedo.it
CAGLIARI, Laboratorio "SING A SONG - MUSICOTERAPIA VOCALE"
L’usoconsapevole della Canzone nella relazione d’aiuto Il laboratorio sipone come obiettivo quello di far conoscere al discente il valoredella cover nella relazione d’aiuto. Spesso la canzone vieneutilizzata come forma di intrattenimento ma dalla mia esperienza, puòessere un valido supporto per elaborare blocchi emotivi legati ad unadeterminata canzone. Inoltre durante il laboratorio, il discente,potrà acquisire tecniche semplici per facilitare l’apprendimentodi canzoni scelte dagli utenti, con l’intento di lavorare sullinguaggio, sul ritmo e sulla memoria. BALDINI ANASTASIO TEA Questatecnica è particolarmente adatta agli utenti dei centri diurni,gruppi di persone con disagio o semplicemente a persone con necessitàdi aggregazione sociale, ma si può adattare anche a disabili,anziani con demenza o diverse utenze. Per rendere fruibile illaboratorio anche ai non musicisti sarà possibile partecipare conuno strumento musicale personale come la chitarra o tastiera, sepresente, oppure si potranno utilizzare programmi per la lettura deimidi o le basi direttamente su youtube oppure su cd. Con degliaccorgimenti è possibile fare un ottimo lavoro anche utilizzandomezzi semplici alla portata di tutti. Ad ogni partecipante saràrichiesto di portare una canzone a cui è legato particolarmente.Durante il laboratorio i discenti avranno modo di acquisire letecniche e metterle in pratica attraverso momenti di conduzione, ilgruppo classe si alternerà tra facilitato, facilitatore eosservatore, il tutto per concludere con la registrazione, laddovepossibile di uno o più brani. Quest’ultima fase darà possibilitàagli operatori di prepararsi al lavoro da offrire alle strutture perdare il giusto ruolo alla canzone che da tappeto di intrattenimentodiventa protagonista ed elemento distintivo di ogni persona che trovaforza nella facilità di apprendimento e nel sostegno del gruppo.
Condotto dalla Dott.ssa TEA BALDINI ANASTASIO
E-mail: artedosardegna@gmail.com
Tel e Whatsapp: 3276975954
Sito ufficiale: https://www.artiterapie-arcobaleno.it/
Facebook: Scuola Artedo di Arti Terapie Sardegna
InTeatroterapia ogni componente del gruppo vive, nel processo, un continuomascheramento e smascheramento della propria identità, che lo conduce aconoscere parti di sé e a cambiare come persona nella prospettivadell’emersione della propria intima verità.
L’adolescenzaè una delle tappe evolutive che maggiormente mette in discussione l’equilibriopsichico, l’adolescente è vulnerabile e spesso a rischio di devianza se nonadeguatamente sostenuto, soprattutto nella delicata fase della formazioneidentitaria. Attraverso il linguaggio corporeo, la drammatizzazione el’utilizzo di strumenti che traggono spunto dal role profile di R. Landy, ognipartecipante, dopo aver lavorato su se stesso e in relazione con gli altri,individuerà e costruirà la propria “maschera”, guidato nella scoperta degliaspetti del proprio sé in essa cristallizzati; passando per il concetto diruolo e di ruoli (sociali, familiari, ecc), si proverà a raggiungere laconsapevolezza della molteplicità di Io all’interno di ognuno di noi. Lasperimentazione, l’empatia corporea, il confronto e la messa in scena dellamaschera condurranno l’individuo ad una presa di coscienza di sé, della propriacomplessità, delle proprie difese, dei propri punti di forza all’interno delgruppo.
Leattività proposte verranno articolate in funzione di una potenzialeprogettualità preventiva del disagio giovanile, e calibrate per poter essereesperite in maniera spontanea e priva di forzature da un target di adolescenti (13-19).
IL TEATRO CREATIVO
Laboratorio condotto da Rosario Diviggiano, Docente Artedo di Teatroterapia, Teatroterapeuta, Attore, Sociologo, Coordinatore di comunità.
ABSTRACT:
“Il Teatro Creativo” e un laboratorio di Teatroterapia pensato per le persone che hanno avuto esperienza di disagio psichico e che hanno trascorso o trascorreranno la maggior parte della propria vita in comunita, gruppi appartamento o che sono comunque seguiti dai
servizi. La conseguenza frequente per questo tipo di utenza e l’istituzionalizzazione dovuta molto spesso ad una con- dizione di cronicita delle proprie condizioni psico-patologiche.
Il laboratorio mira pertanto a cercare di scardinare condizioni come l’apatia e la perdita di interesse promuovendo l’utilizzo della fantasia, della libera iniziativa e della spontaneita attraverso l’utilizzo del corpo come strumento non limitante della propria condizione. La
possibilita di spaziare e di utilizzare il proprio corpo, la propria voce e le proprie capacita artistiche in maniera creativa possono apportare graduale benessere del proprio se all’ interno di un gruppo; fondamentale sara pertanto l’attenzione alla dimensione gruppale.
Nella proposta esecutiva inoltre non verranno prese in considerazione attivita troppo intense dal punto di vista emotivo ne che possano attingere troppo dai propri vissuti emozionali. Altresi l’attenzione sul lavoro corporeo non dovra soffermarsi troppo sul contatto per evitare di creare disagio, imbarazzo o far rivivere emozioni spiacevoli al
partecipante. Il lavoro corporeo sul contatto e sulla relazione approfondita con l’altro deve essere molto graduale e si potrebbero ottenere buoni risultati esclusivamente con la stretta collaborazione di una figura clinica in un percorso laboratoriale lungo. Lo stesso vale per il lavoro sulle emozioni dove il teatro terapeuta potra rivalutare e rivedere in maniera artistica positiva le indicazioni cliniche. Nelle attivita pratiche si propongono inizialmente una serie di esercizi mirati al riscaldamento corporeo attraverso il gioco espressivo, il movimento nello spazio, l’incontro con l’altro e la conoscenza. Si rompe in questa maniera la routine con i movimenti, i gesti e i comportamenti non convenzionali: va definendosi maggiormente il setting. In seguito si passa all’ esecuzione di esercizi di “scambio sociale” o “collaborazione” con intensita crescente. Si introdurranno tra le varie fasi del laboratorio alcuni momenti di verbalizzazione che rinforzano il setting gruppale e legittimano pienamente il senso delle attivita proposte. Alcune attivita con “sculture corporee” o di
“improvvisazione immaginativa” faranno lavorare quindi i partecipanti in una dimensione corporea piu impegnativa e si introdurranno in una fase di creazione artistica. La fase di lavoro seguente invece stimolera la narrazione e la fantasia, di solito difficoltosa in tante
situazioni di persone istituzionalizzate: questa possibilita di creare delle storie attraverso l’ uso di oggetti o movimenti e metterle insieme e condividerle permettera ai partecipanti di cimentarsi in attivita di improvvisazione narrati- va e poi drammatica: in questa fase si potranno improvvisare delle performance o strutturarle, drammatizzarle , ognuno con le proprie possibilita e con la propria liberta, la liberta di un attore. La conduzione del laboratorio avra uno stile accogliente tenendo sempre presente i bisogni di ogni singolo
partecipante. La Musica e una componente importante del laboratorio e si dara grande attenzione all’aspetto tecnologi- co-funzionale per non rischiare di far perdere qualita e credibilita all’ esperienza. La durata temporale del Laboratorio puo essere adattabile. Si
presenteranno, se richiesti, tutti i dettagli delle attivita.
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La sede di Trento è accreditata anche IPRASE
Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: artedo.trento@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
Sito web:www.alternart.it
Facebook: facebook.com/artedotrento
Instagram: instagram.com/artedo_trento
ABSTRACT
Memorie autobiografiche, familiari, oppure racconti appresi da altri, storie di viaggi e speranze, di aspettative attese o deluse: l’incontro con il diverso, la paura e il desiderio del viaggio, la solitudine e il fascino della lontananza che sono propri di ogni partenza; i motivi della miseria che porta gli uomini ad accettare il lavoro in condizioni estreme, l’incontro/scontro fra culture, la dignità scalfita che convive col coraggio, la voglia di costruire che sempre si rinnova ed i limiti massimi dell’attesa.
La finalità del laboratorio è la costruzione di un luogo-tempo in cui sperimentare la forza dell’incontro tramite la ricerca e la creazione di linguaggi “altri”, afferenti l’area artistico-teatrale.
Condotto da dott.ssa Claudia Calcagnile, Psicologa, Docente Artedo di Teatroterapia., Performer, Operatrice di teatro sociale e Pedagogista teatrale,
Tel e Whatsapp: 350.0963284
Tel: 0832.601223
E-mail: artiterapie@artedo.it
Supervisione tecnica di Teatroterapia con la dott.ssa Chiara Germanò
ENTRARE NEL MITO TT42
Laboratorio condotto da Viviana Sannino, eatroterapeuta, Docente Artedo di Teatroterapia, Counsellor a mediazione artistica, Gyrotonic® e Gyrokinesis® trainer.
ABSTRACT:
Laboratorio di Teatroterapia per adulti. Un laboratorio diretto a persone che non hanno particolari disagi emotivi o psichici, perchè l’arteterapia fa stare meglio ed essere piu consapevole anche chi sta gia bene!
Il mito al pari del sogno e della favola è uno strumento base per rompere il disagio della creazione e dell’improvvisazione, è la possibilita di raccontare attraverso un mediatore che mi attraversa piuttosto che essere una parte di me, che riconosco, ma non parla esplicitamente di me. Il mito è un buon modo di aiutare a mettersi in gioco, una mediazione fra mondo di dentro e azione verso l’esterno, un alleato che fornisce storie e canovacci che ciascuno possiede in quanto miti e favole. Miti e favole sono tracce che non solo offrono contenuti simbolici ed archetipici, ma presentano anche strutture non chiuse, che vengono reinventate da ogni narratore in funzione di se, del quando e del dove. Il mito è un testo che non si conclude mai, è una storia che ognuno racconta: pur tenendo fermi alcuni snodi chiave, ogni volta si arricchisce o si impoverisce di elementi nuovi. Attraverso il mito, l’improvvisazione e la reinterpretazione delle trame conosceremo la teoria base del metodo Teatro dell’Anima, ovvero che ogni persona ha dentro di se quattro funzioni fondamentali che gli permettono
di compiere qualsiasi azione della propria vita quotidiana: autore (colui che pensa), regista (colui che organizza una struttura da seguire), attore (colui che prende una forma), spettatore (colui che guarda nella realta la propria creazione ed i suoi effetti). Attraverso queste quattro funzioni che ognuno di noi ha dentro di se, mettendoci in gioco e permettendoci di vivere ognuna di esse proviamo a conoscerci meglio e migliorare la nostra comunicazione con gli altri. Attraverso giochi di improvvisazione e di espressione corporea gli allievi scoprono nuove parti di se, familiarizzano e le includono nel loro panorama delle possibilita espressive e comunicative.
Sei un insegnante?
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Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: firenze.artedo@gmail.com
Telefono: 3383447833
Sito web: https://artiterapie.artedo.it/artedo-firenze/
Facebook: facebook.com/artedofirenzefi
Instagram: @artedo.firenze
Condotto dalla docente: Claudia Calcagnile
Psicologa, Docente di Teatroterapia, Performer, Operatrice di teatro sociale e Pedagogista teatrale.
Claudia Calcagnile (PA) - artiterapie (artedo.it)
TEATROTERAPIA - TT3
Abstract:
Memorie autobiografiche, familiari, oppure racconti appresi da altri, storie di viaggi e speranze, di aspettati- veattese o deluse: l’incontro con il diverso, la paura e il desiderio del viaggio, la solitudine e il fascino dellalontananza che sono propri di ogni partenza; i motivi della miseria che porta gli uomini ad accettare il lavoro incondizioni estreme, l’incontro/scontro fra culture, la dignità scalfita che convive col coraggio, la voglia dicostruire che sempre si rinnova ed i limiti massimi dell’attesa.La finalità del laboratorio è la costruzione di un luogo-tempo in cui sperimentare la forza dell’incontro tramite laricerca e la creazione di linguaggi “altri”, afferenti l’area artistico-teatrale.Nella cornice laboratoriale di un contesto protetto ed un clima di fiducia reciproca, il gruppo potrà sperimentare nuove forme di comunicazione andando alla ricerca di nuove narrazioni di Sé, nuove identità stabili, ma nonimmodificabili in cui è possibile costruire nuovi modi di entrare in relazione. Il lavoro di gruppo rappresenta,pertanto, un’occasione per misurarsi, tramite i linguaggi dell’arte, su più fronti: cultura dell’accoglienza,sviluppo di competenze artistiche professionalizzanti, conoscenza di culture “altre”, consapevolezzadell’universo identitario e collettivo d’appartenenza.La differente provenienza culturale, e soprattutto linguistica, dei partecipanti costituirà la premessa per laricerca di nuove forme di comunicazione (simboliche in quanto teatrali).
SCARICA IL MODULO DI ISCRIZIONE
Scarica il modulo di iscrizione (puoi utilizzare anche la Carta del Docente)
E-mail: artedomacerata@gmail.com
Tel e Whatsapp: +39 327 612 7502
Sito ufficiale: https://artiterapie.artedo.it/artedo-macerata/
Facebook: Scuola Artedo di Arti Terapie Macerata
Instagram: Scuola Artedo di Arti Terapie Macerata
IL TEATRO CREATIVO
“Il Teatro Creativo” è un laboratorio di Teatroterapia pensato per le persone che hanno avuto esperienza di disagio psichico e che hanno trascorso o trascorreranno la maggior parte della propria vita in comunità, gruppi appartamento o che sono comunque seguiti dai servizi. La conseguenza frequente per questo tipo di utenza è l’istituzionalizzazione dovuta molto spesso ad una condizione di cronicità delle proprie condizioni psico-patologiche. Il laboratorio mira pertanto a cercare di scardinare condizioni come l’apatia e la perdita di interesse promuoTT7 - NESSUNO ESCLUSO Si propone un Laboratorio di Teatroterapia nel quale, attraverso uno strumento quale il teatro ogni partecipante possa sentirsi incluso e accettato all’ interno di un gruppo o di un contesto sociale. Il Laboratorio prevede l’impostazione di una “comunicazione finale”, uno spettacolo che possa arricchire esperienzialmente il gruppo nella costruzione di un elaborato finale. Il laboratorio ha l’obiettivo principale di far riflettere su un tema molto deli- vendo l’utilizzo della fantasia, della libera iniziativa e della spontaneità attraverso l’utilizzo del corpo come strumento non limitante della propria condizione. La possibilità di spaziare e di utilizzare il proprio corpo, la propria voce e le proprie capacità artistiche in maniera creativa possono apportare graduale benessere del proprio sé all’ interno di un gruppo; fondamentale sarà pertanto l’attenzione alla dimensione gruppale. Nella proposta esecutiva inoltre non verranno prese in considerazione attività troppo intense dal punto di vista emotivo né che possano attingere troppo dai propri vissuti emozionali. Altresì l’attenzione sul lavoro corporeo non dovrà soffermarsi troppo sul contatto per evitare di creare disagio, imbarazzo o far rivivere emozioni spiacevoli al partecipante. Il lavoro corporeo sul contatto e sulla relazione approfondita con l’altro deve essere molto graduale e si potrebbero ottenere buoni risultati esclusivamente con la stretta collaborazione di una figura clinica in un percorso laboratoriale lungo. Lo stesso vale per il lavoro sulle emozioni dove il teatro terapeuta potrà rivalutare e rivedere in maniera artistica positiva le indicazioni cliniche. Nelle attività pratiche si propongono inizialmente una serie di esercizi mirati al riscaldamento corporeo attraverso il gioco espressivo, il movimento nello spazio, l’incontro con l’altro e la conoscenza. Si rompe in questa maniera la routine con i movimenti, i gesti e i comportamenti non convenzionali: va definendosi maggiormente il setting. In seguito si passa all’ esecuzione di esercizi di “scambio sociale” o “collaborazione” con intensità crescente. Si introdurranno tra le varie fasi del laboratorio alcuni momenti di verbalizzazione che rinforzano il setting gruppale e legittimano pienamente il senso delle attività proposte. Alcune attività con “sculture corporee” o di “improvvisazione immaginativa” faranno lavorare quindi i partecipanti in una dimensione corporea più impegnativa e si introdurranno in una fase di creazione artistica. La fase di lavoro seguente invece stimolerà la narrazione e la fantasia, di solito difficoltosa in tante situazioni di persone istituzionalizzate: questa possibilità di creare delle storie attraverso l’ uso di oggetti o movimenti e metterle insieme e condividerle permetterà ai partecipanti di cimentarsi in attività di improvvisazione narrativa e poi drammatica: in questa fase si potranno improvvisare delle performance o strutturarle, drammatizzarle , ognuno con le proprie possibilità e con la propria libertà, la libertà di un attore. La conduzione del laboratorio avrà uno stile accogliente tenendo sempre presente i bisogni di ogni singolo partecipante. La Musica è una componente importante del laboratorio e si darà grande attenzione all’aspetto tecnologico-funzionale per non rischiare di far perdere qualità e credibilità all’ esperienza. La durata temporale del Laboratorio può essere adattabile. Si presenteranno, se richiesti, tutti i dettagli delle attività.
DOCENTE: ROSARIO DIVIGIANO
ORARI DI SVOLGIMENTO: SABATO E DOMENICA DALLE 09:00 ALLE 18:00
LUOGO: SCALEA, VIA PLINIO IL VECCHIO
IL TEATRO CREATIVO
“Il Teatro Creativo” è un laboratorio di Teatroterapia pensato per le persone che hanno avuto esperienza di di- sagio psichico e che hanno trascorso o trascorreranno la maggior parte della propria vita in comunità, gruppi appartamento o che sono comunque seguiti dai servizi.
La conseguenza frequente per questo tipo di utenza è l’istituzionalizzazione dovuta molto spesso ad una con- dizione di cronicità delle proprie condizioni psico-patologiche. Il laboratorio mira pertanto a cercare di scardinare condizioni come l’apatia e la perdita di interesse promuo- vendo l’utilizzo della fantasia, della libera iniziativa e della spontaneità attraverso l’utilizzo del corpo come strumento non limitante della propria condizione.
Docente Rosario Diviggiano
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IL TEATRO SOCIALE PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
Laboratorio condotto da Claudia Calcagnile, Psicologa, Docente Artedo di Teatroterapia, Performer, Operatrice di teatro sociale e Pedagogista teatrale.
ABSTRACT:
Il laboratorio si rivolge a quegli insegnanti che desiderano acquisire le tecniche teatrali di base per favorire la creativita nella didattica e ideare nuovi percorsi in classe. Il Teatro per gli insegnanti e, dunque, uno strumento di formazione innovativo, in quanto offre ai
partecipanti la possibilita di riflettere sui propri comportamenti in una forma leggera, ma nello stesso tempo di grande impatto; una nuova metodologia in grado di personalizzare proposte di formazione.
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La sede di Trento è accreditata anche IPRASE
Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: artedo.trento@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
Sito web:www.alternart.it
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Artedo Bari- SUPERVISIONE TECNICA MT - Tea Baldini Anastasio
9 Giugno 202315:00 - 19:00
Via Abate Giacinto Gimma, 174, 70122 Bari BA, Italia
Supervisione Tecnica Musicoterapia in PRESENZA FISICA
Validità 4 ore per gli Iscritti ai corsi di Specializzazione in Musicoterapia.
Validità 2 ore per gli iscritti alle altre discipline.
Docente
Tea Baldini Anastasio
Direttore Didattico della Scuola di Arti Terapie di Artedo Bari. Docente di Musicoterapia e Supervisore Tecnico per Artedo Network; Formatrice Artedo Universo scuola.
Musicoterapeuta, dottoressa in Musica, Soul Coach.
Tea Baldini Anastasio (BA) - artiterapie (artedo.it)
Luogo
Via Abate Gimma,174 Bari
Orari
15,00-19,00
Materiali richiesti:
Abbigliamento comodo
Borsello con materiali personali
-Breve scheda di presentazione di un caso ipotetico o di un caso di tirocinio
Le attività sono rivolte esclusivamente agli iscritti dei corsi di Specializzazione del circuito Artedo Network.
Info e Prenotazioni
Direzione Didattica Artedo Bari
Cell/Wattsapp: 3396366750
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TORINO - OLTRE LA MASCHERA. TEATROTERAPIA E PERCORSO IDENTITARIO NELLA PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE- C.GERMANO'
10 Giugno 2023 - 11 Giugno 2023
Via Aosta 45a Torino
InTeatroterapia ogni componente del gruppo vive, nel processo, un continuomascheramento e smascheramento della propria identità, che lo conduce aconoscere parti di sé e a cambiare come persona nella prospettivadell’emersione della propria intima verità.
L’adolescenzaè una delle tappe evolutive che maggiormente mette in discussione l’equilibriopsichico, l’adolescente è vulnerabile e spesso a rischio di devianza se nonadeguatamente sostenuto, soprattutto nella delicata fase della formazioneidentitaria. Attraverso il linguaggio corporeo, la drammatizzazione el’utilizzo di strumenti che traggono spunto dal role profile di R. Landy, ognipartecipante, dopo aver lavorato su se stesso e in relazione con gli altri,individuerà e costruirà la propria “maschera”, guidato nella scoperta degliaspetti del proprio sé in essa cristallizzati; passando per il concetto diruolo e di ruoli (sociali, familiari, ecc), si proverà a raggiungere laconsapevolezza della molteplicità di Io all’interno di ognuno di noi. Lasperimentazione, l’empatia corporea, il confronto e la messa in scena dellamaschera condurranno l’individuo ad una presa di coscienza di sé, della propriacomplessità, delle proprie difese, dei propri punti di forza all’interno delgruppo.
Leattività proposte verranno articolate in funzione di una potenzialeprogettualità preventiva del disagio giovanile, e calibrate per poter essereesperite in maniera spontanea e priva di forzature da un target di adolescenti (13-19).
Carpi MO- Superv Tecnica MT Miranda
10 Giugno 2023 - 11 Giugno 2023
Via A. Cadamosto, 14, 41012 Carpi MO, Italia
BAGHERIA (PA), laboratorio "Musicoterapia Recettiva Analitica con integrazione delle stoffe colorate"
10 Giugno 2023 - 11 Giugno 2023
Casa Teatro Bagheria, Via Costantino Orazio, 36, 90011 Bagheria PA, Italia
Bagheria, Laboratorio "MT RECETTIVA ANALITICA CON INTREGAZIONE DELLE STOFFE COLORATE"
Lo stage propone la tecnica della MRA esplorando la I fase prevista dalmetodo, attuata tramite l’ascolto di brani proposti dal docente eanche scalette musicali portate dagli allievi per rappresentare sestessi al gruppo come previsto nella II fase, ma utilizzando lestoffe colorate come restituzione da parte del gruppo al posto dellaverbalizzazione. Tecnica adatta per un utenza con capacitàintellettive e verbali limitate.
Condotto dalla Dott.ssa MARIANNA SIDOTI
Per info e iscrizioni - Scuola Artedo di Arti Terapie SICILIA
E-mail: artedosicilia@gmail.com (mailto:artedoroma@gmail.com)
Tel e Whatsapp: (https://api.whatsapp.com/send/?phone=393500963284&text&app_absent=0)3276975954
Sito ufficiale: https://www.artiterapie-arcobaleno.it/
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NAPOLI AT: ARTETERAPIA COME APPROCCIO PROTESICO IN FAVORE DI PAZIENTI CON DEMENZA DI ALZHEIMER LIEVE, MODERATA E GRAVE
10 Giugno 2023 - 11 Giugno 2023
Via Giacinto Gigante, 55/a, 80128 Napoli NA, Italia
Docente: Adriano Sabina
Il laboratorio, ispirato al lavoro “I colori della Luce” della dott.ssa Conny Leporatti, si prefigge di approfondire due grandi aspetti dell’Arteterapia; l’Arteterapia Attiva, il cui scopo non è la rappresentazione descrittiva bensì la ricerca di emozioni tramite l’essenzialità dell’oggetto affigurato; e l’Arteterapia Recettiva, in cui le immagini non si creano, si osservano, diventano nutrimento e specchi nei quali riflettere le proprie esperienze e riscoprire i propri vissuti emotivi. |
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Per info e prenotazioni
Artedo Napoli
Direttore Alexandro Nardulli 333/7384007
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Artedo Bari- Lab Musicoterapia RESPIRARE IL SUONO: MUSICOTERAPIA IN NATURA -Il suono Universale
10 Giugno 2023 - 11 Giugno 2023
ARTEDO-Bari, Via Abate Giacinto Gimma, 174, 70121 Bari BA, Italia
RESPIRARE IL SUONO: MUSICOTERAPIA IN NATURA -Il suono Universale
Laboratorio in presenza
Il Suono Universale Il laboratorio è pensato per acquisire tecniche da applicare in ambito relazionale e di crescita personale, con l’intento di diffondere tali tecniche in ambienti diversi dal classico setting di Musicoterapia, in particolare luoghi Immersi nella natura.
Le metodologie alla base del workshop si ispirano alla Terapia Non Verbale Benenzoniana e alla Musicoterapia Vibrazionale oltre che alla nuova corrente della eco psicobiologia con il Progetto Nature Connect del Dottor Michael Cohen a cui si ispira il movimento dell’Eco art therapy della Dottoressa Theresa Sweeney.
Sarà possibile riflettere sulle nuove forme di Turismo o di attività per la crescita personale e in ambito relazionale. Le attività sono pensate per gruppi aziendali, gruppi vari o incontri individuali che mirano a scoprire o migliorare la connessione con la Natura.
Ascoltare sè stessi e ciò che ci circonda ci porta a migliorare il nostro rapporto con l’altro e con il nostro quotidiano.
Comunicare con la natura e grazie ad essa e al mediatore artistico si può permettere al singolo o al gruppo di scoprire nuovi punti di vista, le esperienze sensoriali potranno essere il mezzo per risvegliare e armonizzare ogni parte della persona, delineando la propria Mappa grafico sonora in relazione con l’ISO universale e l’identità sensoriale
Docente
Tea Baldini Anastasio
Direttore Didattico della Scuola di Arti Terapie di Artedo Bari. Docente di Musicoterapia e Supervisore Tecnico per Artedo Network; Formatrice Artedo Universo scuola.
Musicoterapeuta, dottoressa in Musica, Soul Coach.
Tea Baldini Anastasio (BA) - artiterapie (artedo.it) (https://artiterapie.artedo.it/instructor/tea-baldini/)
Luogo
OutDoor Sabato c/o Bosco del Cancello Rotto , Ingresso via del Cancello Rotto difronte al civico 28
Indoor Domenica Bari, via Abate Gimma 174, Orario 9:30/18:30
Le attività si svolgeranno nel rispetto delle Norme Anti covid 19 con un numero limitato di partecipanti. PRIORITA' AI CORSISTI DELLA SEDE E AI PIANI DI STUDIO.
PER INFO E ISCRIZIONI SCUOLE DI ARTITERAPIE ARTEDO BARI
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BRESCIA LAB DMT BARSOTTI I materiali della met.fux applicati al ritardo psicomotorio medio-grave in soggetti adulti
10 Giugno 2023 - 11 Giugno 2023
Informazioni utili
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Cell. e Whatsapp: 333.3641031 - 349.7314462
VERONA LAB MT DE VINCENTIS La musica interiore mt e tecniche immaginative
10 Giugno 2023 - 11 Giugno 2023
Informazioni utili
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Roma, laboratorio "La tecnica del mandala intuitivo in Arteterapia"
10 Giugno 202309:00 - 11 Giugno 202318:00
Via Giuseppe Libetta, 1, 00154 Roma RM, Italia
ABSTRACT
Nel campodell’uso delle Arti come via possibile di terapia e conoscenza di Sé, fu CarlGustav Jung ad applicare per primo la parola Mandala ai disegni circolaritracciati da lui e dai suoi pazienti.
Letteralmente,Mandala deriva dal sanscrito e significa centro, circonferenza o anche cerchiomagico. Per Jung fu semplice dunque associare la descrizione pittoricaassociata al mandala al concetto di Sé, inteso come il centro della totalitàdella personalità.
Da un punto di vista storico ed antropologico, ritroviamo ilsimbolo del mandala già ai primordi della storia umana, come testimonianograffiti rupestri prestorici ritrovati in Africa, Europa e Nord America, cherappresentano i simboli universali del cerchio e della spirale.
Possiamoriassumere dicendo che: il Sé crea uno schema della nostra vita interiore. Ilmandala rivela le dinamiche del Sé come creatore di una matrice in cui simanifesta l’identità di chi lo produce. Il cerchio mandalico riflette il Sé inquanto contenitore della tensione della psiche verso la sua realizzazione,percorso che non segue una progressione lineare.
La crescita consiste, invece,in un ritornare ogni volta al centro della psiche, il Sé. Nel mandala, dunque, i motivi della storia comune a tutta l’umanitàtrovano espressione assieme ai simboli dell’esperienzaindividuale.
Condotto dalla dott.ssa Ilaria Caracciolo, Psicoterapeuta, Arteterapeuta.
Scarica il modulo di iscrizione (puoi utilizzare anche la Carta del Docente).
E-mail: artedoroma@gmail.com
Tel e Whatsapp: 373.8671087
Sito ufficiale: https://artiterapie.artedo.it/artedo-roma/
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Instagram: Scuola Artedo di Arti Terapie di Roma
TRENTO - LAB TT "IL TEATRO CREATIVO”
10 Giugno 202309:00 - 11 Giugno 202318:00
AlternArt - Artedo Trento Scuola Arti Terapie, Via Garibaldi, 1, 38015 Lavis TN, Italia
IL TEATRO CREATIVO
Laboratorio condotto da Rosario Diviggiano, Docente Artedo di Teatroterapia, Teatroterapeuta, Attore, Sociologo, Coordinatore di comunità.
ABSTRACT:
“Il Teatro Creativo” e un laboratorio di Teatroterapia pensato per le persone che hanno avuto esperienza di disagio psichico e che hanno trascorso o trascorreranno la maggior parte della propria vita in comunita, gruppi appartamento o che sono comunque seguiti dai
servizi. La conseguenza frequente per questo tipo di utenza e l’istituzionalizzazione dovuta molto spesso ad una con- dizione di cronicita delle proprie condizioni psico-patologiche.
Il laboratorio mira pertanto a cercare di scardinare condizioni come l’apatia e la perdita di interesse promuovendo l’utilizzo della fantasia, della libera iniziativa e della spontaneita attraverso l’utilizzo del corpo come strumento non limitante della propria condizione. La
possibilita di spaziare e di utilizzare il proprio corpo, la propria voce e le proprie capacita artistiche in maniera creativa possono apportare graduale benessere del proprio se all’ interno di un gruppo; fondamentale sara pertanto l’attenzione alla dimensione gruppale.
Nella proposta esecutiva inoltre non verranno prese in considerazione attivita troppo intense dal punto di vista emotivo ne che possano attingere troppo dai propri vissuti emozionali. Altresi l’attenzione sul lavoro corporeo non dovra soffermarsi troppo sul contatto per evitare di creare disagio, imbarazzo o far rivivere emozioni spiacevoli al
partecipante. Il lavoro corporeo sul contatto e sulla relazione approfondita con l’altro deve essere molto graduale e si potrebbero ottenere buoni risultati esclusivamente con la stretta collaborazione di una figura clinica in un percorso laboratoriale lungo. Lo stesso vale per il lavoro sulle emozioni dove il teatro terapeuta potra rivalutare e rivedere in maniera artistica positiva le indicazioni cliniche. Nelle attivita pratiche si propongono inizialmente una serie di esercizi mirati al riscaldamento corporeo attraverso il gioco espressivo, il movimento nello spazio, l’incontro con l’altro e la conoscenza. Si rompe in questa maniera la routine con i movimenti, i gesti e i comportamenti non convenzionali: va definendosi maggiormente il setting. In seguito si passa all’ esecuzione di esercizi di “scambio sociale” o “collaborazione” con intensita crescente. Si introdurranno tra le varie fasi del laboratorio alcuni momenti di verbalizzazione che rinforzano il setting gruppale e legittimano pienamente il senso delle attivita proposte. Alcune attivita con “sculture corporee” o di
“improvvisazione immaginativa” faranno lavorare quindi i partecipanti in una dimensione corporea piu impegnativa e si introdurranno in una fase di creazione artistica. La fase di lavoro seguente invece stimolera la narrazione e la fantasia, di solito difficoltosa in tante
situazioni di persone istituzionalizzate: questa possibilita di creare delle storie attraverso l’ uso di oggetti o movimenti e metterle insieme e condividerle permettera ai partecipanti di cimentarsi in attivita di improvvisazione narrati- va e poi drammatica: in questa fase si potranno improvvisare delle performance o strutturarle, drammatizzarle , ognuno con le proprie possibilita e con la propria liberta, la liberta di un attore. La conduzione del laboratorio avra uno stile accogliente tenendo sempre presente i bisogni di ogni singolo
partecipante. La Musica e una componente importante del laboratorio e si dara grande attenzione all’aspetto tecnologi- co-funzionale per non rischiare di far perdere qualita e credibilita all’ esperienza. La durata temporale del Laboratorio puo essere adattabile. Si
presenteranno, se richiesti, tutti i dettagli delle attivita.
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La sede di Trento è accreditata anche IPRASE
Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: artedo.trento@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
Sito web:www.alternart.it
Facebook: facebook.com/artedotrento
Instagram: instagram.com/artedo_trento
Docente: Adriano Sabina
Il laboratorio, ispirato al lavoro “I colori della Luce” della dott.ssa Conny Leporatti, si prefigge di approfondire due grandi aspetti dell’Arteterapia; l’Arteterapia Attiva, il cui scopo non è la rappresentazione descrittiva bensì la ricerca di emozioni tramite l’essenzialità dell’oggetto affigurato; e l’Arteterapia Recettiva, in cui le immagini non si creano, si osservano, diventano nutrimento e specchi nei quali riflettere le proprie esperienze e riscoprire i propri vissuti emotivi. |
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Per info e prenotazioni
Artedo Napoli
Direttore Alexandro Nardulli 333/7384007
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ABSTRACT
Nel campodell’uso delle Arti come via possibile di terapia e conoscenza di Sé, fu CarlGustav Jung ad applicare per primo la parola Mandala ai disegni circolaritracciati da lui e dai suoi pazienti.
Letteralmente,Mandala deriva dal sanscrito e significa centro, circonferenza o anche cerchiomagico. Per Jung fu semplice dunque associare la descrizione pittoricaassociata al mandala al concetto di Sé, inteso come il centro della totalitàdella personalità.
Da un punto di vista storico ed antropologico, ritroviamo ilsimbolo del mandala già ai primordi della storia umana, come testimonianograffiti rupestri prestorici ritrovati in Africa, Europa e Nord America, cherappresentano i simboli universali del cerchio e della spirale.
Possiamoriassumere dicendo che: il Sé crea uno schema della nostra vita interiore. Ilmandala rivela le dinamiche del Sé come creatore di una matrice in cui simanifesta l’identità di chi lo produce. Il cerchio mandalico riflette il Sé inquanto contenitore della tensione della psiche verso la sua realizzazione,percorso che non segue una progressione lineare.
La crescita consiste, invece,in un ritornare ogni volta al centro della psiche, il Sé. Nel mandala, dunque, i motivi della storia comune a tutta l’umanitàtrovano espressione assieme ai simboli dell’esperienzaindividuale.
Condotto dalla dott.ssa Ilaria Caracciolo, Psicoterapeuta, Arteterapeuta.
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Condotto dalla docente: Valentina Recchia
Arteterapeuta, Tecnico per la Formazione Docenti con il Metodo Autobiografico Creativo® attraverso la Tecnica della Fiabazione, Attrice, Performer, Operatrice abilitata in Tangoterapia con il Metodo Riabilitango®.
Valentina Recchia (VE), arteterapeuta (artedo.it)
ARTETERAPIA - AT76
Abstract:
Il nome è il primo Dono che riceviamo nel momento della nostra nascita.Nel nome si racchiudono informazioni, potenzialità, storie che raccontano chi siamo e che permettono discoprire qualcosa in più di se stessi. Questo percorso è un viaggio che, partendo dall’etimologia, dà il viaall’incontro, alla condivisione e allo scambio, per far emergere, infine, i talenti nascosti dell’individuo.
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E-mail: artedomacerata@gmail.com
Tel e Whatsapp: +39 327 612 7502
Sito ufficiale: https://artiterapie.artedo.it/artedo-macerata/
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Instagram: Scuola Artedo di Arti Terapie Macerata
ARTETERAPIA IN NATURA PER NUOVE FORME PARTECIPATIVE DITURISMO
Laboratorio in presenza
Le Arti Terapie come tecniche innovativecapaci di attivare la creatività e migliorare la percezione di Sé e lerelazioni viene oggi concepita come una metodologia versatile ed adattabile adiversi contesti.
In questo laboratorio esploreremo la possibilità di integrarel’apporto delle Arti terapie nell’ambito di quello che viene definito TurismoSostenibile, Esperienziale e Sensoriale per offrire un valore aggiunto in unambito in forte espansione che possa al contempo lavorare sulla percezione disé attraverso il contatto con la natura e sulle relazioni e l’integrazionedell’individuo con il mondo che lo circonda e con i suoi contesti diappartenenza.
Attraverso tecniche appositamente pensate per essere efficaci inun setting atipico, come è quello in spazi aperti, osserveremo una nuovamodalità partecipativa di esplorare i luoghi e trarne il massimo beneficio intermini di benessere, gestione dello stress e creazione di legami positivi sempreaccompagnati dalla mediazione delle Arti come strumento di messa in forma dellesensazioni, delle emozioni, dei pensieri, dei desideri e delle aspettative deipartecipanti.
In questo laboratorio sarà inoltre affrontato il temadell’organizzazione di gruppi tematici in cui siano valorizzate le peculiaritàdelle Arti terapie seppure in un contesto maggiormente ludico e non finalizzatoalla creazione di percorsi laboratoriali stabili.
Docente
IlariA Caracciolo
Psicoterapeuta, Arteterapeuta
Ilaria Caracciolo, docente di Arteterapia nelle Scuole Artedo
Luogo
Outdoor: Giardino della Gioia -Via dei Fiordalisi Lama (TA) Orario 9:30/18:30
Soggiorno: In seguito saranno indicate le varie convenzioni
Le attività si svolgeranno nel rispetto delle Norme Anti covid 19 con un numero limitato di partecipanti. PRIORITA' AI CORSISTI DELLA SEDE E AI PIANI DI STUDIO.
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CRISI, ROTTURA E CRESCITA NELL’ADOLESCENZA. L’ARTETERAPIA ELEMENTO DI RISOLUZIONE E ELABORAZIONE
Laboratorio condotto da Giorgia Filippone, Arteterapeuta, Psicologa.
ABSTRACT:
L’adolescenza è un periodo delicato e fondamentale per un sano sviluppo personale e psicologico. Non c’è un’altra eta della vita in cui tutto si trasforma come in tale fase. Ogni cosa cambia prospettiva, ci si accinge a separarsi dal nido protettivo della famiglia per andare alla ricerca del proprio progetto di vita; si cerca di divenire adulti tagliando con forza i legami stabiliti per essere liberi di muoversi in autonomia. Solo una volta compiuto tale gesto di rottura si potranno riallacciare i fili delle relazioni. Ma l’adolescenza è un periodo complesso anche per i padri e madri coinvolti in una ridefinizione di equilibri e dinamiche dolorosa e spesso dirompente. Lavorare con i protagonisti di questo dramma evolutivo è qualcosa di molto coinvolgente poiche va a toccare in ognuno di noi temi profondi e nodi fondanti della nostra vita. Poter rientrare in contatto con tali vissuti passati ci permettera di lavorare meglio con queste sue tipologie di utenze che oggi sempre di piu sembrano fragili e disorientate. In questo seminario ripercorreremo le tappe necessarie e di questo momento della vita sia in
generale sia nello specifico personale cio per ripercorrerlo e rielaborarlo con la giusta distan- za e compartecipazione emotiva.
Sei un insegnante?
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Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: artedo.firenze@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
Sito web: https://artiterapie.artedo.it/artedo-firenze/
Facebook: facebook.com/artedofirenzefi
Instagram: @artedo.firenze
SUPERVISIONE TECNICA ARTETERAPIA
Supervisione a cura di Axel Rütten Arteterapeuta (Dipl. KT, FH), artista, insegnante di Kundalini Yoga.
Nell'arco del triennio ogni allievo e' tenuto a frequentare almeno 50 ore di supervisione tecnica, i cui incontri, gruppali a carattere esperienziale, condotti da un supervisore accreditato Artedo, sono incentrati sull'acquisizione delle competenze tecnico-metodologiche in riferimento alla disciplina specialistica di appartenenza. Ogni allievo
puo' cominciare a frequentare le supervisioni tecniche gia a partire dal 1° anno di corso.
Gli allievi potranno partecipare a incontri di supervisione tecnica di discipline diverse rispetto a quella del proprio corso di appartenenza, ottenendo la convalida del 50% del monte ore frequentato. Sulle 50 ore complessive obbligatorie previste nell’arco del triennio ogni allievo e tenuto a partecipare ad un minimo di 16 ore (32 consigliate) di supervisione tecnica specifica nella propria disciplina di appartenenza.
Per info: artedo.trento@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
Sito web:www.alternart.it
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Instagram: instagram.com/artedo_trento
ENTRARE NEL MITO TT42
Laboratorio condotto da Viviana Sannino, eatroterapeuta, Docente Artedo di Teatroterapia, Counsellor a mediazione artistica, Gyrotonic® e Gyrokinesis® trainer.
ABSTRACT:
Laboratorio di Teatroterapia per adulti. Un laboratorio diretto a persone che non hanno particolari disagi emotivi o psichici, perchè l’arteterapia fa stare meglio ed essere piu consapevole anche chi sta gia bene!
Il mito al pari del sogno e della favola è uno strumento base per rompere il disagio della creazione e dell’improvvisazione, è la possibilita di raccontare attraverso un mediatore che mi attraversa piuttosto che essere una parte di me, che riconosco, ma non parla esplicitamente di me. Il mito è un buon modo di aiutare a mettersi in gioco, una mediazione fra mondo di dentro e azione verso l’esterno, un alleato che fornisce storie e canovacci che ciascuno possiede in quanto miti e favole. Miti e favole sono tracce che non solo offrono contenuti simbolici ed archetipici, ma presentano anche strutture non chiuse, che vengono reinventate da ogni narratore in funzione di se, del quando e del dove. Il mito è un testo che non si conclude mai, è una storia che ognuno racconta: pur tenendo fermi alcuni snodi chiave, ogni volta si arricchisce o si impoverisce di elementi nuovi. Attraverso il mito, l’improvvisazione e la reinterpretazione delle trame conosceremo la teoria base del metodo Teatro dell’Anima, ovvero che ogni persona ha dentro di se quattro funzioni fondamentali che gli permettono
di compiere qualsiasi azione della propria vita quotidiana: autore (colui che pensa), regista (colui che organizza una struttura da seguire), attore (colui che prende una forma), spettatore (colui che guarda nella realta la propria creazione ed i suoi effetti). Attraverso queste quattro funzioni che ognuno di noi ha dentro di se, mettendoci in gioco e permettendoci di vivere ognuna di esse proviamo a conoscerci meglio e migliorare la nostra comunicazione con gli altri. Attraverso giochi di improvvisazione e di espressione corporea gli allievi scoprono nuove parti di se, familiarizzano e le includono nel loro panorama delle possibilita espressive e comunicative.
Sei un insegnante?
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Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: firenze.artedo@gmail.com
Telefono: 3383447833
Sito web: https://artiterapie.artedo.it/artedo-firenze/
Facebook: facebook.com/artedofirenzefi
Instagram: @artedo.firenze
ABSTRACT
“Il laboratorio, ispirato al lavoro “I colori della Luce” della dott.ssa Conny Leporatti, si prefigge di approfondire due grandi aspetti dell’Arteterapia; l’Arteterapia Attiva, il cui scopo non è la rappresentazione descrittiva bensì la ricerca di emozioni tramite l’essenzialità dell’oggetto affigurato; e l’Arteterapia Recettiva, in cui le immagini non si creano, si osservano, diventano nutrimento e specchi nei quali riflettere le proprie esperienze e ri-sco prire i propri vissuti emotivi.
Condotto da Lena Maggio, Arteterapeuta e artista.
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ALCAMO,Laboratorio "ARTETERAPIA E TOSSICODIPENDENZE "
L’Arteterapiacon i tossicodipendenti viene utilizzata, nella maggior parte deicasi, nelle Comunità Terapeutiche, all’interno di un vasto ecomplesso programmadi recupero i cui obiettivi terapeutici sono ben definiti. Percomprendere a pieno quali potrebbero essere gli specifici obiettivida porsi all’interno di un percorso di Arteterapia, sarebbeopportuno tenere bene a mente come, dietro il fenomeno dellatossicodipendenza, ci siano svariate motivazioni e cause, mentre ladifficoltà di percepire le proprie emozioni e l’utilizzo dellaparola come “arma di difesa” sono comuni a quasi tutti isoggetti. L’obiettivo principale di un simile percorso sarà quindiquello di offrire agli utenti la possibilità di comunicareattraverso un linguaggio espressivo alternativo, in cui siprivilegiano il gesto, il colore, la forma ed il processo creativo.Proprio il processo che si attiva nell’esperienza di Arteterapia,diverrà strumento attraverso cui permettere alle persone distabilire o ristabilire un dialogo interiore con gli aspetti piùautentici di se, supportati dalle tecniche artistiche e narrative delMetodo Autobiografico Creativo® per l’Intelligenza Emotiva deldott. Stefano Centonze.
Condotto dalla Dott.ssa SABINA ANDRIANO
E-mail: artedosicilia@gmail.com
Tel e Whatsapp: 3276975954
Sito ufficiale: https://www.artiterapie-arcobaleno.it/
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"EDUCARE AL CONTATTO: STRUMENTI DI DANZATERAPIA NELLA RELAZIONE D’AIUTO. POSSIBILI CONTAMINAZIONI CON LA MANIPOLAZIONE DELLA CRETA"
“Il visibile è ciò che si coglie con gli occhi, il sensibile ciò che si coglie con i sensi” (Maurice Merleau-Ponty) Toccare ed essere toccati, metafore concrete che in danzaterapia diventano stimoli coreografici e creativi. Mo- dalità di contatto e stili di contatto differenti caratterizzano ogni individuo e fanno parte del proprio mondo relazionale. Educare al contatto pone l’accento sugli stili di contatto e le modalità di ogni partecipante, inda- gando attraverso la danzaterapia e la manipolazione della creta le possibilità di con-tatto, scopriremo tecniche e strumenti possibili che nella relazione di aiuto guidano il percorso danzaterapeutico abbassando le difese e permettendo la flessibilità delle tensioni muscolari in una dinamica creativa in cui l’esperienza di contatto vengono riscritte e riorganizzate. Si farà riferimento al metodo Fux della danzaterapia e al modello psicofisiologico integrato della danzaterapia e Arti Terapie.
Docente Simona Zaccagno
ABSTRACT
“Il visibile è ciò che si coglie con gli occhi, ilsensibile ciò che si coglie con i sensi” (Maurice Merleau-Ponty)
Toccare edessere toccati, metafore concrete che in danzaterapia diventano stimolicoreografici e creativi.
Modalità di contatto e stili di contatto differenticaratterizzano ogni individuo e fanno parte del proprio mondo relazionale.Educare al contatto pone l’accento sugli stili di contatto e le modalità diogni partecipante, indagando attraverso la danzaterapia e la manipolazionedella creta le possibilità di con-tatto, scopriremo tecnicheestrumenti possibili che nella relazionedi aiuto guidano il percorso danzaterapeutico abbassando ledifese e permettendo la flessibilità delle tensioni muscolari in una dinamica creativa in cui l’esperienza dicontatto vengono riscritte e riorganizzate.
Si farà riferimento al metodo Fuxdella danzaterapia e al modello psicofisiologico integrato della danzaterapia e Arti Terapie.
Condotto dalla dott.ssa Simona Zaccagno, Docente per l’Area di Danzamovimentoterapia Scuola Artedo di Roma, Psicologa clinica, Danzaterapeuta, Danzatrice e Coreografa.
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ABSTRACT
Porsi nell’ascolto di sé, dei propri limiti, del proprio corpo per riscoprire e generare una danzache porti il proprio nome.
Il gesto diventa, in una relazione circolare, espressione diretta di quella struttura-processo che è l’IO.
La danza, esperienza di flessibilità e unità, può ampliare i gradi di espressività dell’individuo nel piacere di esistere, a partire dal limite e dall’accettazione di esso che quindi diventa risorsa.
Danza creativa e istintiva, come momento di ascolto, di conoscenza e riscoperta di sé.
Nel corso del laboratorio, le esperienze proposte che riguardano il senso del limite oltre a essere parte del percorso personale di ogni allievo, verranno collocate nell’ambito applicativo e clinico delle dipendenze facendo riferimento in particolare all’importanza che assume il tema del limite in questo ambito come possibilità preventiva, d’intervento e riabilitazione nelle tappe evolutive di passaggio e trasformazione dell’adolescenza.
Condotto dalla dott.ssa Simona Zaccagno, Psicologa clinica, Danzaterapeuta, Danzatrice e Coreografa.
Tel e Whatsapp: 350.0963284
Tel: 0832.601223
E-mail: artiterapie@artedo.it
Illaboratorio propone l’approfondimento di una tematica specifica nella DMT Fuxche corrisponde anche ad una “unità di lavoro” fortemente caratterizzata.
Losguardo pedagogico specifico di questa metodologia si avvale di un approccioalla “tenerezza” come strumento terapeutico vero e proprio che si esplicita inun setting di lavoro caratterizzato da una scelta sonoro- musicale mirata,dalla scelta di strumenti concreti specifici e da una modalità di presenzafisica ed emotiva energetico-posturale ben precisa. Contenuti
In questasede si affrontano l’approccio fisico, energetico e relazionale alla tenerezzaattraverso:
-Modalità di contatto
- Uso dialcuni oggetti: il palloncino e la piuma
Il lavoropratico creativo si concentra sull’esplorazione corporea del contattoattraverso l’uso mirato dello sguardo e del tatto e di questi due specificioggetti concreti fortemente caratterizzati dal rimando analogico allatenerezza, il palloncino e la piuma per le loro caratteristiche sensoriali esimboliche.
Destinatari
Illaboratorio è indicato ad allievi in Arti Terapie ad ogni livello formativo, adinsegnanti, educatori, operatori che intendono accogliere ed esplorare questaimportante risorsa personale e trasformarla in concreto strumento di relazione con l’altro inambito terapeutico e riabilitativo.
MESSINA- LAB. DMT-IMPIEGO E SCELTA DEI MATERIALI IN DANZAMOVIMENTOTERAPIA
L’utilizzo dei materiali in DMT rappresenta uno dei più evidenti punti di contatto con le altre Arti Terapie. Che siano utilizzati come facilitatori di movimento o pensati come oggetti transazionali in senso più propriamente
winnicottiano, o come oggetti intermediari della relazione, è bene che il conduttore ne abbia consapevolezza e padronanza. Il materiale che viene scelto per una seduta va considerato nelle sue svariate caratteristiche, oltre che morfologiche, per il valore simbolico e come produttore di immagini. L’esplorazione diretta dei diversi materiali è molto utile per averne conoscenza e per acquisire una tecnica che permetta in maniera creativa e specifica per i bisogni dell’utenza a cui il conduttore si rivolge, di usufruire svariati materiali.
Condotto dalla Dott.ssa ANGELA ENEA
E-mail: artedosicilia@gmail.com
Tel e Whatsapp: 3276975954
Sito ufficiale: https://www.artiterapie-arcobaleno.it/
Facebook: ARTEDO SICILIA
Il laboratorio intende porre nuovaattenzione alla Pedagogia del Dialogo come approccio olistico alla persona incui le dimensioni della Persona possano trovare un incontro autentico e unamodalità efficace di manifestazione e trasformazione dei propri potenziali.Attraverso il processo creativo la dimensione cognitiva, psico-fisica, emotivae relazionale possono attivarsi sinergicamente dando origine al “dialogocreativo” promotore di cambiamento anche delle relazioni interpersonali.Contenuti
Esplorazione della dimensione del“dialogo creativo” e della sua applicazione pratica.
- Fase Pratica: esperienza delmovimento danzato secondo la tecnica dmterapeutica Metodo Maria Fux chepermetta l’esplorazione del Dialogo Creativo trasformativo
- Fase teorica e di rielaborazione:riflessione teorica sulla Pedagogia del Dialogo e analisi della progettazionedi un intervento di danzamovimentoterapia per lo sviluppo olistico dellaPersona.
Il lavoro pratico si caratterizza perl’uso mirato del gioco e dell’esplorazione motoria-corporea attraverso alcuneunità di lavoro della Metodologia Fux al fine di esplorare la dimensione delDialogo con sé stessi e con l’altro alla scoperta o ri-scoperta deiprerequisiti fondamentali per instaurare una comunicazione efficace e trasformativasia nella dimensione individuale che gruppale. Attraverso oggetti, immaginisimboliche, suoni e musiche caratterizzanti la metodologia di riferimento, siintende esplorare l’attivazione sinergica funzionale del processo creativo chesostiene e rinforza lo sviluppo globale della Persona.
Destinatari
Illaboratorio è indicato ad allievi in Arti Terapie ad ogni livello formativo, adinsegnanti, educator
BAGHERIA, Laboratorio "METODOLOGIA E TECNICHE IN DANZAMOVIMENTOTERAPIA"
Letecniche di base (Rispecchiamento, Ripetizione, Amplificazione)caratterizzano l’intero percorso di DMT e vengono applicate dalconduttore come tutto il resto del gruppo. Attraverso la relazione,le assonanze, le dissonanze, e l’incontro è possibile accede asempre più vaste possibilità di consapevolezza di sé e diintegrazione tra il mondo emotivo non verbale e cinestesico al mondodel pensiero e del simbolico, percorrendo e ripercorrendo quello cheW. Bucci definisce come ciclo referenziale, attraverso evolutivi atticreativi che permettono di integrare parti di sé, parti di sé erealtà. Lo spazio extraquotidiano della danzaterapia fornisce unsetting non verbale dove poter incontrare l’altro e il mondoemotivo e attraverso la relazione con l’altro e con i proprielementi, sviluppare le competenze emotive e il personaleempowerment.
Condotto dalla Dott.ssa ANGELA ENEA
E-mail: artedosicilia@gmail.com
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Sito ufficiale: https://www.artiterapie-arcobaleno.it/
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LA DMT NEL PROCESSO EVOLUTIVO DELLA PRIMA INFANZIA – II PARTE
Laboratorio condotto da Sonia Barsotti, Danzamovimentoterapeuta, Docente Artedo di Danzamovimentoterapia, Danzatrice, Educatrice, Pedagogista cognitivo-neuromotoria.
ABSTRACT:
Il laboratorio e finalizzato ad apprendere strategie di intervento mirato allo sviluppo neuro-psico-motorio ed emotivo dei bambini attraverso unita di lavoro specifiche della metodologia Fux. Questo percorso laboratoriale si avvale di una parte pratica e una riflessione teorica a sostegno e supporto di quanto vissuto corporeamente.
Infatti si parte dall’esperienza ed esplorazione personale e gruppale del corpo (fase prevalente del laboratorio) per passare ad una riflessione sull’applicabilita del metodo all’utenza di riferimento e sul ontesto di riferimento. Destinatari Allievi in tutte le Arti Terapie di qualsiasi anno di formazione, allievi in DMT che abbiano preferibilmente svolto il seminario precedente sull’infanzia “La DMT nel processo evolutivo della prima infanzia”,
insegnanti, educatori e tutti coloro che intendono approcciarsi al mondo dell’infanzia con sguardo e strumenti operativi rinnovati.
Sei un insegnante?
Artedo è Ente Accreditato MIUR, puoi utilizzare la Carta del Docente per partecipare al laboratorio o iscriverti ad un corso Artedo di Arti Terapie.
La sede di Trento è accreditata anche IPRASE
Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: artedo.trento@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
Sito web:www.alternart.it
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A GIOCARE LE STORIE
Laboratorio in presenza
Danzamovimentoterapia e narratività nei contesti educativi per favorire relazioni efficaci e avviare processi di meta riflessione autobiografica.
Il percorso didattico formativo del laboratorio si centra sull’apprendere come “abitare” le storie attraverso la DMT e giochi di ascolto corporeo sulla musica, opportunamente scelta per innescare processi emotivi e avviare, grazie alla matrice narrativa che fa da cornice/sfondo al setting, un viaggio di scoperta e riscoperta del sé e dell’altro da sé, al fine di cogliere ispirazione e riscrivere la propria storia.
L’idea formativa proposta è contestualizzabile in progetti di prevenzione primaria con finalità educative per la fascia di età compresa tra i 5-11 anni.
Si basa sull’utilizzo dell’albo illustrato per promuovere la crescita personale e favorire dinamiche relazionali positive.
Prevede l’offerta di percorsi replicabili come suggerimenti per creare nuovi itinerari di promozione alla lettura attraverso la pratica arti terapica.
Docente
Condotto dalla dott.ssa Annamaria Bartoccioli, docente di musica (D.M. 8/11) Scuola Primaria e formatrice, diplomata in Arpa e Didattica della Musica, specializzata in Danzamovimentoterapia e Tecnico del Metodo Autobiografico Creativo.
Luogo
Bari, via Abate Gimma 174, Orario 9:30/18:30
Le attività si svolgeranno nel rispetto delle Norme Anti covid 19 con un numero limitato di partecipanti. PRIORITA' AI CORSISTI DELLA SEDE E AI PIANI DI STUDIO.
PER INFO E ISCRIZIONI SCUOLE DI ARTITERAPIE ARTEDO BARI
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Scarica il Modulo di Iscrizione per Esterni
Paga con Carta Docente o Bonifico
Direzione Didattica Artedo Bari
Cell/Wattsapp: 3396366750
Mail: bariartedo@gmail.com
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Condotto dalla docente: Angela Enea
Tecnico della riabilitazione psichiatrica, conseguito il diploma in Tecnico dell’Educazione e della Riabilitazione Psichiatrica e Psicosociale.
Angela Enea (PA) - artiterapie (artedo.it)
DANZAMOVIMENTOTERAPIA - DMT42
Abstract:
L’approccio alla filosofia orientale permette di avere una visione integrata dell’uomo del corpo e dellamente, in sintonia con le leggi che governano la Natura. La filosofia taoista individua una coppia diprincipi opposti yin e yang che sono in dialogo armonico tra loro. La maggior parte dei principi dellapratica del taiji quan trovano una corrispondenza e possono rappresentare un’estensione di principi chepossono essere applicati nel setting di DMT. Il lavoro con l’energia, la consapevolezza corporea e lariscoperta del modo di entrare in comunicazio- ne del tui shou ci fornisce nuovi strumenti e possibilità.
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Tel e Whatsapp: +39 327 612 7502
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Supervisione Tecnica Musicoterapia in PRESENZA FISICA
Validità 4 ore per gli Iscritti ai corsi di Specializzazione in Musicoterapia.
Validità 2 ore per gli iscritti alle altre discipline.
Docente
Tea Baldini Anastasio
Direttore Didattico della Scuola di Arti Terapie di Artedo Bari. Docente di Musicoterapia e Supervisore Tecnico per Artedo Network; Formatrice Artedo Universo scuola.
Musicoterapeuta, dottoressa in Musica, Soul Coach.
Tea Baldini Anastasio (BA) - artiterapie (artedo.it)
Luogo
Via Abate Gimma,174 Bari
Orari
15,00-19,00
Materiali richiesti:
Abbigliamento comodo
Borsello con materiali personali
-Breve scheda di presentazione di un caso ipotetico o di un caso di tirocinio
Le attività sono rivolte esclusivamente agli iscritti dei corsi di Specializzazione del circuito Artedo Network.
Info e Prenotazioni
Direzione Didattica Artedo Bari
Cell/Wattsapp: 3396366750
Mail: bariartedo@gmail.com
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Bagheria, Laboratorio "MT RECETTIVA ANALITICA CON INTREGAZIONE DELLE STOFFE COLORATE"
Lo stage propone la tecnica della MRA esplorando la I fase prevista dalmetodo, attuata tramite l’ascolto di brani proposti dal docente eanche scalette musicali portate dagli allievi per rappresentare sestessi al gruppo come previsto nella II fase, ma utilizzando lestoffe colorate come restituzione da parte del gruppo al posto dellaverbalizzazione. Tecnica adatta per un utenza con capacitàintellettive e verbali limitate.
Condotto dalla Dott.ssa MARIANNA SIDOTI
Per info e iscrizioni - Scuola Artedo di Arti Terapie SICILIA
E-mail: artedosicilia@gmail.com (mailto:artedoroma@gmail.com)
Tel e Whatsapp: (https://api.whatsapp.com/send/?phone=393500963284&text&app_absent=0)3276975954
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RESPIRARE IL SUONO: MUSICOTERAPIA IN NATURA -Il suono Universale
Laboratorio in presenza
Il Suono Universale Il laboratorio è pensato per acquisire tecniche da applicare in ambito relazionale e di crescita personale, con l’intento di diffondere tali tecniche in ambienti diversi dal classico setting di Musicoterapia, in particolare luoghi Immersi nella natura.
Le metodologie alla base del workshop si ispirano alla Terapia Non Verbale Benenzoniana e alla Musicoterapia Vibrazionale oltre che alla nuova corrente della eco psicobiologia con il Progetto Nature Connect del Dottor Michael Cohen a cui si ispira il movimento dell’Eco art therapy della Dottoressa Theresa Sweeney.
Sarà possibile riflettere sulle nuove forme di Turismo o di attività per la crescita personale e in ambito relazionale. Le attività sono pensate per gruppi aziendali, gruppi vari o incontri individuali che mirano a scoprire o migliorare la connessione con la Natura.
Ascoltare sè stessi e ciò che ci circonda ci porta a migliorare il nostro rapporto con l’altro e con il nostro quotidiano.
Comunicare con la natura e grazie ad essa e al mediatore artistico si può permettere al singolo o al gruppo di scoprire nuovi punti di vista, le esperienze sensoriali potranno essere il mezzo per risvegliare e armonizzare ogni parte della persona, delineando la propria Mappa grafico sonora in relazione con l’ISO universale e l’identità sensoriale
Docente
Tea Baldini Anastasio
Direttore Didattico della Scuola di Arti Terapie di Artedo Bari. Docente di Musicoterapia e Supervisore Tecnico per Artedo Network; Formatrice Artedo Universo scuola.
Musicoterapeuta, dottoressa in Musica, Soul Coach.
Tea Baldini Anastasio (BA) - artiterapie (artedo.it) (https://artiterapie.artedo.it/instructor/tea-baldini/)
Luogo
OutDoor Sabato c/o Bosco del Cancello Rotto , Ingresso via del Cancello Rotto difronte al civico 28
Indoor Domenica Bari, via Abate Gimma 174, Orario 9:30/18:30
Le attività si svolgeranno nel rispetto delle Norme Anti covid 19 con un numero limitato di partecipanti. PRIORITA' AI CORSISTI DELLA SEDE E AI PIANI DI STUDIO.
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MUSICOTERAPIA UMANISTICA E DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
Il laboratorio affronta il tema della Musicoterapia Umanistica applicata agli interventi nei riguardi di utenti/ pazienti/clienti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. In particolare, l’obiettivo è di formare professionalmente gli allievi all’ utilizzo della Musicoterapia, dei suoi aspetti teorici metodologici e applicativi, al fine di programmare e gestire praticamente interventi musicoterapici a favore di tale utenza, al fine di colmare il naturale divario che spesso si genera tra formazione teorica e realtà lavorativa e fornire strumenti, il più possibile, concreti e aderenti al mondo professionale reale. Durante il laboratorio verranno illustrati i prodromi teorici e diagnostici dei DSA e la conseguente pianificazione/programmazione di interventi mirati e finalizzati al potenziamento sia degli aspetti emotivi, sia di quelli legati alla conoscenza del funzionamento della mente dell’utente,potenziando strategie operative adottate nello svolgimento dei diversi compiti cognitivi. Per gli allievi sarà possibile sperimentare attivamente e praticamente la progettazione e realizzazione di interventi esperienziali, attraverso il principio fondante dell’ascolto empatico, secondo cui ogni persona è visibile e tangibile attraverso il suo essere una unità inscindibile di corpo e mente. Verranno agite e sperimentate esperienze di improvvisazione musicale e dialogo sonoro in gruppo e in coppia, attraverso le posizioni di facilitato e facilitatore.
DOCENTE: VINCENZO MIRANDA
ORARI DI SVOLGIMENTO: SABATO E DOMENICA DALLE 09:00 ALLE 18:00
LUOGO: SCALEA, VIA PLINIO IL VECCHIO
SUPERVISIONE TECNICA MUSICOTERAPIA CONDOTTA DAL DOCENTE MIRANDA VINCENZO
Docente Miranda Vincenzo
Il laboratorio affronta il tema della Musicoterapia Umanistica applicata agli interventi nei riguardi di utenti/pazienti/clienti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. In particolare, l’obiettivo è di formare professionalmente gli allievi all’ utilizzo della Musicoterapia, dei suoi aspetti teorici metodologici e applicativi, al fine di programmare e gestire praticamente interventi musicoterapici a favore di tale utenza, al fine di colmare il naturale divario che spesso si genera tra formazione teorica e realtà lavorativa e fornire strumenti, il più possibile, concreti e aderenti al mondo professionale reale. Durante il laboratorio verranno illustrati i prodromi teorici e diagnostici dei DSA e la |
conseguente pianificazione/programmazione diinterventi mirati e finalizzati al potenziamento sia degli aspetti emotivi, siadi quelli legati alla conoscenza del funzionamento della mente dell’utente,potenziando strategie operative adottate nello svolgimento dei diversi compiticognitivi. Per gli allievi sarà possibile sperimentare attivamente epraticamente la progettazione e realizzazione di interventi esperienziali,attraverso il principio fondante dell’ascolto empatico, secondo cui ognipersona è visibile e tangibile attraverso il suo essere una unità inscindibiledi corpo e mente. Verranno agite e sperimentate esperienze di improvvisazionemusicale e dialogo sonoro in gruppo e in coppia, attraverso le posizioni difacilitato e facilitatore.
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Per info e prenotazioni
Artedo Napoli
Direttore Alexandro Nardulli 333/7384007
mail: napoliartedo@gmail.com
MUSICOTERAPIA IN AMBITO ONCOLOGICO
Laboratorio condotto da Fabio De Vincentis, Musicoterapeuta, Master e Coach in PNL, Counselor a indirizzo umanistico esistenziale transpersonale, Clownterapista.
ABSTRACT:
Ricevere una diagnosi di cancro e un evento fortemente stressante e traumatico a livello personale, relazionale, sociale, esistenziale e spirituale. Nelle varie fasi della malattia oncologica si possono sperimentare emozioni spiacevoli che influiscono sia sulla qualita della vita, sia sulla aderenza alle terapie. Diventa quindi necessario per l’equipe porre grande attenzione alle condizioni complessive del paziente: curare da un punto di vista medico la patologia oncologica e fondamentale, ma e allo stesso tempo necessario occuparsi della sfera emotiva. Proprio alla “parte sana” della persona si rivolge l’intervento di musicoterapia, un modo efficace attraverso il quale prendersi cura dei bisogni e delle difficolta dei pazienti, per contrastare isolamento e solitudine, per alleviare depressione, ansia, rabbia, paura,
frustrazione e in alcuni casi, per vie secondarie, diminuire la percezione del dolore. Il laboratorio, attraverso esperienze pratiche attive e recettive e i dovuti cenni teorici, intende essere un primo avvicinamento a questo delicato settore.
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CANTO CON TE E CANTO PER TE Applicazione attiva e recettiva del metodo Tra.Vi.Vo (Trattamento Vibrazionale Vocale)
Laboratorio in presenza
In questo laboratorio del metodo Tra.Vi.Vo ci si pone come obiettivo principale quello di fornire al discente le conoscenze basilari per l’applicazione nella relazione d’aiuto.
Il laboratorio intende porre l’attenzione sulla capacità del facilitatore di utilizzare al meglio lo strumento voce con l’altro e per l’altro.
Durante le due giornate si avrà la possibilità di sperimentare il proprio suono in funzione dell’altro, percepire l’altro e rendere visibile attraverso la melodia improvvisata, tale relazione. Inoltre si affronterà la tecnica del massaggio vocale, il suono prodotto in modo corretto produce armonici e vibrazioni benefiche che possono essere indirizzate sul corpo della persona con diverse tecniche a seconda dell’esigenza.
In questa forma attiva sarà la persona ad avere il piacere di sperimentare la tecnica in autotrattamento e a sperimentare il suono in movimento, attraverso lo scambio del suono si beneficerà della vibrazione prodotta dalla voce e dagli strumenti terapeutici. Nella fase recettiva il facilitato avrà la possibilità di percepire in prima persona i benefici del massaggio vocale, tutti i partecipanti faranno esperienza in entrambi i ruoli.
Durante le due giornate si avrà la possibilità di sperimentare come il proprio suono possa avere un ruolo determinante per il raggiungimento del benessere della persona.
L’operatore a questo punto del percorso, oltre ad aver maturato una competenza tecnica tale da permettere l’utilizzo della voce nelle varie attività, potrà dedicarsi alla sperimentazione del metodo e delle tecniche di canto mirate al raggiungimento del benessere della persona.
ll laboratorio cura gli aspetti fondamentali del metodo e della sua applicazione in modo completo, dalla cura del setting, agli aspetti tecnici fondamentali.
Inoltre il discente avrà modo di sperimentare la trasmissione delle nozioni apprese, in attività di conduzione.
Docente
Tea Baldini Anastasio
Direttore Didattico della Scuola di Arti Terapie di Artedo Bari. Docente di Musicoterapia e Supervisore Tecnico per Artedo Network; Formatrice Artedo Universo scuola.
Musicoterapeuta, dottoressa in Musica, Soul Coach.
Tea Baldini Anastasio (BA) - artiterapie (artedo.it)
Luogo
Bari, via Abate Gimma 174, Orario 9:30/18:30
Le attività si svolgeranno nel rispetto delle Norme Anti covid 19 con un numero limitato di partecipanti. PRIORITA' AI CORSISTI DELLA SEDE E AI PIANI DI STUDIO.
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SUONO E SEGNO IN MUSICOTERAPIA
La massima “la musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare”, del matematico e filosofo Leibniz, riassume il concetto di ordine presente nell’espressione musicale. Ordine non sempre facilmente ri- scontrabile, in particolar modo nelle pratiche improvvisative. A differenza di un quadro o di una scultura la musica esiste solo nel momento in cui è prodotta, per poi tornare al silenzio da cui è originata. Da qui l’esigenza (nel crearla, nel riprodurla, nel tramandarla) di ideare un metodo per “fermare” i suoni, e renderli “visibili” e/o “toccabili” attraverso una trasposizione nei canali sensoriali visivo e/o cenestesico. Le componenti ritmiche, melodiche e armoniche dell’espressione sonoro-musicale possono infatti essere tradotte attraverso processi di notazione analogica o codificata. Il laboratorio si prefigge di fornire le competenze necessarie alla creazione di partiture formali e informali nell’ottica di un utilizzo nella pratica musicoterapeutica, sia per un’efficace trascrizione e analisi del materiale emerso nella seduta di musicoterapia attiva, sia per un suo uso all’interno del setting.
Docente Fabio De Vincentis
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CAGLIARI, Laboratorio "SING A SONG - MUSICOTERAPIA VOCALE"
L’usoconsapevole della Canzone nella relazione d’aiuto Il laboratorio sipone come obiettivo quello di far conoscere al discente il valoredella cover nella relazione d’aiuto. Spesso la canzone vieneutilizzata come forma di intrattenimento ma dalla mia esperienza, puòessere un valido supporto per elaborare blocchi emotivi legati ad unadeterminata canzone. Inoltre durante il laboratorio, il discente,potrà acquisire tecniche semplici per facilitare l’apprendimentodi canzoni scelte dagli utenti, con l’intento di lavorare sullinguaggio, sul ritmo e sulla memoria. BALDINI ANASTASIO TEA Questatecnica è particolarmente adatta agli utenti dei centri diurni,gruppi di persone con disagio o semplicemente a persone con necessitàdi aggregazione sociale, ma si può adattare anche a disabili,anziani con demenza o diverse utenze. Per rendere fruibile illaboratorio anche ai non musicisti sarà possibile partecipare conuno strumento musicale personale come la chitarra o tastiera, sepresente, oppure si potranno utilizzare programmi per la lettura deimidi o le basi direttamente su youtube oppure su cd. Con degliaccorgimenti è possibile fare un ottimo lavoro anche utilizzandomezzi semplici alla portata di tutti. Ad ogni partecipante saràrichiesto di portare una canzone a cui è legato particolarmente.Durante il laboratorio i discenti avranno modo di acquisire letecniche e metterle in pratica attraverso momenti di conduzione, ilgruppo classe si alternerà tra facilitato, facilitatore eosservatore, il tutto per concludere con la registrazione, laddovepossibile di uno o più brani. Quest’ultima fase darà possibilitàagli operatori di prepararsi al lavoro da offrire alle strutture perdare il giusto ruolo alla canzone che da tappeto di intrattenimentodiventa protagonista ed elemento distintivo di ogni persona che trovaforza nella facilità di apprendimento e nel sostegno del gruppo.
Condotto dalla Dott.ssa TEA BALDINI ANASTASIO
E-mail: artedosardegna@gmail.com
Tel e Whatsapp: 3276975954
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InTeatroterapia ogni componente del gruppo vive, nel processo, un continuomascheramento e smascheramento della propria identità, che lo conduce aconoscere parti di sé e a cambiare come persona nella prospettivadell’emersione della propria intima verità.
L’adolescenzaè una delle tappe evolutive che maggiormente mette in discussione l’equilibriopsichico, l’adolescente è vulnerabile e spesso a rischio di devianza se nonadeguatamente sostenuto, soprattutto nella delicata fase della formazioneidentitaria. Attraverso il linguaggio corporeo, la drammatizzazione el’utilizzo di strumenti che traggono spunto dal role profile di R. Landy, ognipartecipante, dopo aver lavorato su se stesso e in relazione con gli altri,individuerà e costruirà la propria “maschera”, guidato nella scoperta degliaspetti del proprio sé in essa cristallizzati; passando per il concetto diruolo e di ruoli (sociali, familiari, ecc), si proverà a raggiungere laconsapevolezza della molteplicità di Io all’interno di ognuno di noi. Lasperimentazione, l’empatia corporea, il confronto e la messa in scena dellamaschera condurranno l’individuo ad una presa di coscienza di sé, della propriacomplessità, delle proprie difese, dei propri punti di forza all’interno delgruppo.
Leattività proposte verranno articolate in funzione di una potenzialeprogettualità preventiva del disagio giovanile, e calibrate per poter essereesperite in maniera spontanea e priva di forzature da un target di adolescenti (13-19).
IL TEATRO CREATIVO
Laboratorio condotto da Rosario Diviggiano, Docente Artedo di Teatroterapia, Teatroterapeuta, Attore, Sociologo, Coordinatore di comunità.
ABSTRACT:
“Il Teatro Creativo” e un laboratorio di Teatroterapia pensato per le persone che hanno avuto esperienza di disagio psichico e che hanno trascorso o trascorreranno la maggior parte della propria vita in comunita, gruppi appartamento o che sono comunque seguiti dai
servizi. La conseguenza frequente per questo tipo di utenza e l’istituzionalizzazione dovuta molto spesso ad una con- dizione di cronicita delle proprie condizioni psico-patologiche.
Il laboratorio mira pertanto a cercare di scardinare condizioni come l’apatia e la perdita di interesse promuovendo l’utilizzo della fantasia, della libera iniziativa e della spontaneita attraverso l’utilizzo del corpo come strumento non limitante della propria condizione. La
possibilita di spaziare e di utilizzare il proprio corpo, la propria voce e le proprie capacita artistiche in maniera creativa possono apportare graduale benessere del proprio se all’ interno di un gruppo; fondamentale sara pertanto l’attenzione alla dimensione gruppale.
Nella proposta esecutiva inoltre non verranno prese in considerazione attivita troppo intense dal punto di vista emotivo ne che possano attingere troppo dai propri vissuti emozionali. Altresi l’attenzione sul lavoro corporeo non dovra soffermarsi troppo sul contatto per evitare di creare disagio, imbarazzo o far rivivere emozioni spiacevoli al
partecipante. Il lavoro corporeo sul contatto e sulla relazione approfondita con l’altro deve essere molto graduale e si potrebbero ottenere buoni risultati esclusivamente con la stretta collaborazione di una figura clinica in un percorso laboratoriale lungo. Lo stesso vale per il lavoro sulle emozioni dove il teatro terapeuta potra rivalutare e rivedere in maniera artistica positiva le indicazioni cliniche. Nelle attivita pratiche si propongono inizialmente una serie di esercizi mirati al riscaldamento corporeo attraverso il gioco espressivo, il movimento nello spazio, l’incontro con l’altro e la conoscenza. Si rompe in questa maniera la routine con i movimenti, i gesti e i comportamenti non convenzionali: va definendosi maggiormente il setting. In seguito si passa all’ esecuzione di esercizi di “scambio sociale” o “collaborazione” con intensita crescente. Si introdurranno tra le varie fasi del laboratorio alcuni momenti di verbalizzazione che rinforzano il setting gruppale e legittimano pienamente il senso delle attivita proposte. Alcune attivita con “sculture corporee” o di
“improvvisazione immaginativa” faranno lavorare quindi i partecipanti in una dimensione corporea piu impegnativa e si introdurranno in una fase di creazione artistica. La fase di lavoro seguente invece stimolera la narrazione e la fantasia, di solito difficoltosa in tante
situazioni di persone istituzionalizzate: questa possibilita di creare delle storie attraverso l’ uso di oggetti o movimenti e metterle insieme e condividerle permettera ai partecipanti di cimentarsi in attivita di improvvisazione narrati- va e poi drammatica: in questa fase si potranno improvvisare delle performance o strutturarle, drammatizzarle , ognuno con le proprie possibilita e con la propria liberta, la liberta di un attore. La conduzione del laboratorio avra uno stile accogliente tenendo sempre presente i bisogni di ogni singolo
partecipante. La Musica e una componente importante del laboratorio e si dara grande attenzione all’aspetto tecnologi- co-funzionale per non rischiare di far perdere qualita e credibilita all’ esperienza. La durata temporale del Laboratorio puo essere adattabile. Si
presenteranno, se richiesti, tutti i dettagli delle attivita.
Sei un insegnante?
Artedo è Ente Accreditato MIUR, puoi utilizzare la Carta del Docente per partecipare al laboratorio o iscriverti ad un corso Artedo di Arti Terapie.
La sede di Trento è accreditata anche IPRASE
Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: artedo.trento@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
Sito web:www.alternart.it
Facebook: facebook.com/artedotrento
Instagram: instagram.com/artedo_trento
ABSTRACT
Memorie autobiografiche, familiari, oppure racconti appresi da altri, storie di viaggi e speranze, di aspettative attese o deluse: l’incontro con il diverso, la paura e il desiderio del viaggio, la solitudine e il fascino della lontananza che sono propri di ogni partenza; i motivi della miseria che porta gli uomini ad accettare il lavoro in condizioni estreme, l’incontro/scontro fra culture, la dignità scalfita che convive col coraggio, la voglia di costruire che sempre si rinnova ed i limiti massimi dell’attesa.
La finalità del laboratorio è la costruzione di un luogo-tempo in cui sperimentare la forza dell’incontro tramite la ricerca e la creazione di linguaggi “altri”, afferenti l’area artistico-teatrale.
Condotto da dott.ssa Claudia Calcagnile, Psicologa, Docente Artedo di Teatroterapia., Performer, Operatrice di teatro sociale e Pedagogista teatrale,
Tel e Whatsapp: 350.0963284
Tel: 0832.601223
E-mail: artiterapie@artedo.it
Supervisione tecnica di Teatroterapia con la dott.ssa Chiara Germanò
ENTRARE NEL MITO TT42
Laboratorio condotto da Viviana Sannino, eatroterapeuta, Docente Artedo di Teatroterapia, Counsellor a mediazione artistica, Gyrotonic® e Gyrokinesis® trainer.
ABSTRACT:
Laboratorio di Teatroterapia per adulti. Un laboratorio diretto a persone che non hanno particolari disagi emotivi o psichici, perchè l’arteterapia fa stare meglio ed essere piu consapevole anche chi sta gia bene!
Il mito al pari del sogno e della favola è uno strumento base per rompere il disagio della creazione e dell’improvvisazione, è la possibilita di raccontare attraverso un mediatore che mi attraversa piuttosto che essere una parte di me, che riconosco, ma non parla esplicitamente di me. Il mito è un buon modo di aiutare a mettersi in gioco, una mediazione fra mondo di dentro e azione verso l’esterno, un alleato che fornisce storie e canovacci che ciascuno possiede in quanto miti e favole. Miti e favole sono tracce che non solo offrono contenuti simbolici ed archetipici, ma presentano anche strutture non chiuse, che vengono reinventate da ogni narratore in funzione di se, del quando e del dove. Il mito è un testo che non si conclude mai, è una storia che ognuno racconta: pur tenendo fermi alcuni snodi chiave, ogni volta si arricchisce o si impoverisce di elementi nuovi. Attraverso il mito, l’improvvisazione e la reinterpretazione delle trame conosceremo la teoria base del metodo Teatro dell’Anima, ovvero che ogni persona ha dentro di se quattro funzioni fondamentali che gli permettono
di compiere qualsiasi azione della propria vita quotidiana: autore (colui che pensa), regista (colui che organizza una struttura da seguire), attore (colui che prende una forma), spettatore (colui che guarda nella realta la propria creazione ed i suoi effetti). Attraverso queste quattro funzioni che ognuno di noi ha dentro di se, mettendoci in gioco e permettendoci di vivere ognuna di esse proviamo a conoscerci meglio e migliorare la nostra comunicazione con gli altri. Attraverso giochi di improvvisazione e di espressione corporea gli allievi scoprono nuove parti di se, familiarizzano e le includono nel loro panorama delle possibilita espressive e comunicative.
Sei un insegnante?
Artedo è Ente Accreditato MIUR, puoi utilizzare la Carta del Docente per partecipare al laboratorio o iscriverti ad un corso Artedo di Arti Terapie.
Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: firenze.artedo@gmail.com
Telefono: 3383447833
Sito web: https://artiterapie.artedo.it/artedo-firenze/
Facebook: facebook.com/artedofirenzefi
Instagram: @artedo.firenze
Condotto dalla docente: Claudia Calcagnile
Psicologa, Docente di Teatroterapia, Performer, Operatrice di teatro sociale e Pedagogista teatrale.
Claudia Calcagnile (PA) - artiterapie (artedo.it)
TEATROTERAPIA - TT3
Abstract:
Memorie autobiografiche, familiari, oppure racconti appresi da altri, storie di viaggi e speranze, di aspettati- veattese o deluse: l’incontro con il diverso, la paura e il desiderio del viaggio, la solitudine e il fascino dellalontananza che sono propri di ogni partenza; i motivi della miseria che porta gli uomini ad accettare il lavoro incondizioni estreme, l’incontro/scontro fra culture, la dignità scalfita che convive col coraggio, la voglia dicostruire che sempre si rinnova ed i limiti massimi dell’attesa.La finalità del laboratorio è la costruzione di un luogo-tempo in cui sperimentare la forza dell’incontro tramite laricerca e la creazione di linguaggi “altri”, afferenti l’area artistico-teatrale.Nella cornice laboratoriale di un contesto protetto ed un clima di fiducia reciproca, il gruppo potrà sperimentare nuove forme di comunicazione andando alla ricerca di nuove narrazioni di Sé, nuove identità stabili, ma nonimmodificabili in cui è possibile costruire nuovi modi di entrare in relazione. Il lavoro di gruppo rappresenta,pertanto, un’occasione per misurarsi, tramite i linguaggi dell’arte, su più fronti: cultura dell’accoglienza,sviluppo di competenze artistiche professionalizzanti, conoscenza di culture “altre”, consapevolezzadell’universo identitario e collettivo d’appartenenza.La differente provenienza culturale, e soprattutto linguistica, dei partecipanti costituirà la premessa per laricerca di nuove forme di comunicazione (simboliche in quanto teatrali).
SCARICA IL MODULO DI ISCRIZIONE
Scarica il modulo di iscrizione (puoi utilizzare anche la Carta del Docente)
E-mail: artedomacerata@gmail.com
Tel e Whatsapp: +39 327 612 7502
Sito ufficiale: https://artiterapie.artedo.it/artedo-macerata/
Facebook: Scuola Artedo di Arti Terapie Macerata
Instagram: Scuola Artedo di Arti Terapie Macerata
IL TEATRO CREATIVO
“Il Teatro Creativo” è un laboratorio di Teatroterapia pensato per le persone che hanno avuto esperienza di disagio psichico e che hanno trascorso o trascorreranno la maggior parte della propria vita in comunità, gruppi appartamento o che sono comunque seguiti dai servizi. La conseguenza frequente per questo tipo di utenza è l’istituzionalizzazione dovuta molto spesso ad una condizione di cronicità delle proprie condizioni psico-patologiche. Il laboratorio mira pertanto a cercare di scardinare condizioni come l’apatia e la perdita di interesse promuoTT7 - NESSUNO ESCLUSO Si propone un Laboratorio di Teatroterapia nel quale, attraverso uno strumento quale il teatro ogni partecipante possa sentirsi incluso e accettato all’ interno di un gruppo o di un contesto sociale. Il Laboratorio prevede l’impostazione di una “comunicazione finale”, uno spettacolo che possa arricchire esperienzialmente il gruppo nella costruzione di un elaborato finale. Il laboratorio ha l’obiettivo principale di far riflettere su un tema molto deli- vendo l’utilizzo della fantasia, della libera iniziativa e della spontaneità attraverso l’utilizzo del corpo come strumento non limitante della propria condizione. La possibilità di spaziare e di utilizzare il proprio corpo, la propria voce e le proprie capacità artistiche in maniera creativa possono apportare graduale benessere del proprio sé all’ interno di un gruppo; fondamentale sarà pertanto l’attenzione alla dimensione gruppale. Nella proposta esecutiva inoltre non verranno prese in considerazione attività troppo intense dal punto di vista emotivo né che possano attingere troppo dai propri vissuti emozionali. Altresì l’attenzione sul lavoro corporeo non dovrà soffermarsi troppo sul contatto per evitare di creare disagio, imbarazzo o far rivivere emozioni spiacevoli al partecipante. Il lavoro corporeo sul contatto e sulla relazione approfondita con l’altro deve essere molto graduale e si potrebbero ottenere buoni risultati esclusivamente con la stretta collaborazione di una figura clinica in un percorso laboratoriale lungo. Lo stesso vale per il lavoro sulle emozioni dove il teatro terapeuta potrà rivalutare e rivedere in maniera artistica positiva le indicazioni cliniche. Nelle attività pratiche si propongono inizialmente una serie di esercizi mirati al riscaldamento corporeo attraverso il gioco espressivo, il movimento nello spazio, l’incontro con l’altro e la conoscenza. Si rompe in questa maniera la routine con i movimenti, i gesti e i comportamenti non convenzionali: va definendosi maggiormente il setting. In seguito si passa all’ esecuzione di esercizi di “scambio sociale” o “collaborazione” con intensità crescente. Si introdurranno tra le varie fasi del laboratorio alcuni momenti di verbalizzazione che rinforzano il setting gruppale e legittimano pienamente il senso delle attività proposte. Alcune attività con “sculture corporee” o di “improvvisazione immaginativa” faranno lavorare quindi i partecipanti in una dimensione corporea più impegnativa e si introdurranno in una fase di creazione artistica. La fase di lavoro seguente invece stimolerà la narrazione e la fantasia, di solito difficoltosa in tante situazioni di persone istituzionalizzate: questa possibilità di creare delle storie attraverso l’ uso di oggetti o movimenti e metterle insieme e condividerle permetterà ai partecipanti di cimentarsi in attività di improvvisazione narrativa e poi drammatica: in questa fase si potranno improvvisare delle performance o strutturarle, drammatizzarle , ognuno con le proprie possibilità e con la propria libertà, la libertà di un attore. La conduzione del laboratorio avrà uno stile accogliente tenendo sempre presente i bisogni di ogni singolo partecipante. La Musica è una componente importante del laboratorio e si darà grande attenzione all’aspetto tecnologico-funzionale per non rischiare di far perdere qualità e credibilità all’ esperienza. La durata temporale del Laboratorio può essere adattabile. Si presenteranno, se richiesti, tutti i dettagli delle attività.
DOCENTE: ROSARIO DIVIGIANO
ORARI DI SVOLGIMENTO: SABATO E DOMENICA DALLE 09:00 ALLE 18:00
LUOGO: SCALEA, VIA PLINIO IL VECCHIO
IL TEATRO CREATIVO
“Il Teatro Creativo” è un laboratorio di Teatroterapia pensato per le persone che hanno avuto esperienza di di- sagio psichico e che hanno trascorso o trascorreranno la maggior parte della propria vita in comunità, gruppi appartamento o che sono comunque seguiti dai servizi.
La conseguenza frequente per questo tipo di utenza è l’istituzionalizzazione dovuta molto spesso ad una con- dizione di cronicità delle proprie condizioni psico-patologiche. Il laboratorio mira pertanto a cercare di scardinare condizioni come l’apatia e la perdita di interesse promuo- vendo l’utilizzo della fantasia, della libera iniziativa e della spontaneità attraverso l’utilizzo del corpo come strumento non limitante della propria condizione.
Docente Rosario Diviggiano
Sei un insegnante?
Artedo è Ente Accreditato MIUR, puoi utilizzare la
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Info e Prenotazioni
Artedo Pescara, direttore di sede Paolo Cipriani
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IL TEATRO SOCIALE PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI
Laboratorio condotto da Claudia Calcagnile, Psicologa, Docente Artedo di Teatroterapia, Performer, Operatrice di teatro sociale e Pedagogista teatrale.
ABSTRACT:
Il laboratorio si rivolge a quegli insegnanti che desiderano acquisire le tecniche teatrali di base per favorire la creativita nella didattica e ideare nuovi percorsi in classe. Il Teatro per gli insegnanti e, dunque, uno strumento di formazione innovativo, in quanto offre ai
partecipanti la possibilita di riflettere sui propri comportamenti in una forma leggera, ma nello stesso tempo di grande impatto; una nuova metodologia in grado di personalizzare proposte di formazione.
Sei un insegnante?
Artedo è Ente Accreditato MIUR, puoi utilizzare la Carta del Docente per partecipare al laboratorio o iscriverti ad un corso Artedo di Arti Terapie.
La sede di Trento è accreditata anche IPRASE
Laboratorio aperto a tutti su prenotazione
Per info: artedo.trento@alternart.it
Telefono: 370 158 2153
Sito web:www.alternart.it
Facebook: facebook.com/artedotrento
Instagram: instagram.com/artedo_trento