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Master online in “Arti Terapie nella relazione di cura”

Master online in “Arti Terapie nella relazione di cura”

590,00 

Cos’è il Master online in “Arti Terapie nella relazione di cura“?

 

Qual è il rapporto tra arte, espressione artistica e arti terapie? Qual è il rapporto tra le terapie analogiche e le neuroscienze? In che modo esse vengono applicate in ambito clinico? 
Un corso online incentrato sulla delimitazione dei confini delle arti terapie, analizzate per specificità di linguaggio artistico di vertice, e del loro impiego nella riabilitazione neurologica e del trattamento di nevrosi, disturbi pervasivi dello sviluppo, depressione, disturbi di personalità e schizofrenia. 

 

Diverse sono le figure professionali che operano nel campo della relazione di cura: medici, infermieri, psicologi, psicoterapeuti, fisioterapisti, logopedisti, educatori sanitari, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione, operatori socio sanitari ecc., ciascuna con la propria specificità che si dipanano nella differenza di approcciare la cura dell’altro, tra  

  • prendersi cura (dare attenzione alla persona nella sua globalità e in relazione ai suoi bisogni),  
  • accudire (assistere la persona nelle sue necessità quotidiane),  
  • accompagnare (stare accanto alla persona che versa in particolari condizioni di bisogno),  
  • contenere (rassicurare, tenere, accogliere la sofferenza della persona, contenendone l’intensità) e  
  • incoraggiare (stimolare, utilizzare le proprie risorse e aiutare la persona a esporsi, ad affacciarsi nuovamente alla vita, sulla base delle sue risorse e possibilità, come esprimersi, comunicare e relazionarsi in modo congruo). 

Tra queste diverse dimensioni, l’ultima, incoraggiare, in quanto azione tesa a orientare nuovamente e diversamente e trasformare, è quella trasversale e tutte le figure che operano nella relazione di cura e che si concretizza nell’agire tipico delle Arti Terapie. 

 

In un setting artiterapico (di Musicoterapia, di Danzaterapia, di Arteterapia o di Teatroterapia), l’individuo può, infatti, rivedere il prodotto della sua psiche (e, di conseguenza, riappropriarsene) in altra forma, artistica, creativa, non verbale, indipendentemente dal linguaggio utilizzato. Tale vertice d’osservazione, che necessariamente esprime la sua condizione di “paziente”, trasforma la percezione che la persona ha del prodotto stesso e, in definitiva, di se stessa. Trovando, al tempo stesso, nuove motivazioni e nuove modalità di relazionarsi a sé, agli altri e al mondo fuori che attribuiscono senso alla ricerca della trasformazione. Perché quel prodotto diventa qualcosa di specifico, che non c’è nella relazione d’aiuto verbale: ciò che emerge appartiene, infatti, al “non detto”, al “non ancora pensato”. In questo modo, l’individuo si ritrova davanti ad aspetti di sé che prima erano nascosti e che, quindi, non conosceva. Aspetti che all’improvviso si trovano “fuori”, in forma di disegno, di movimento o di brano musicale, e che sono pronti per essere osservati da un altro punto di vista.  

Ecco, dunque, la magia della creatività che agisce di soppiatto e della retroazione del processo artistico spontaneo. 

 

Il Master, tenuto da docenti di spicco del panorama nazionale e indicato per tutte le figure sanitarie e per gli arti terapeuti e aspiranti arti terapeuti, consapevoli della necessità di approccio multidisciplinare e integrato alla persona (come stabilito dalla NormaTecnica UNI 11592, Professionisti operanti nel campo delle Arti Terapie), offre un punto di vista teorico per l’utilizzo responsabile delle Arti Terapie in ambito clinico e per il benessere degli utenti, con particolare attenzione a 

  • nevrosi, 
  • psicosi,  
  • disturbi di personalità, 
  • autismo, 
  • handicap psicofisico, 
  • demenze.  

Sono associati al corso: 

  • l’ebook “Arti Terapie nei contesti clinici” di Stefano Centonze e Raffaela D’Alterio; 
  • il libro cartaceo “Quale Muscoterapia? Fondamenti e applicazioni di una disciplina, tra musica e neuroscienze”, di Stefano Centonze e Pinella Pistorio (183 pagine); 
  • il libro cartaceo “Il suono dimenticato. Musicoterapia e altre terapie non farmacologiche nelle demenze”, di Stefano Centonze e Pinella Pistorio (183 pagine). 

 

 

Docenti 

Dott.ssa Giuseppe Pistorio, Psichiatra, Neurologa, Musicoterapeuta, Magister del Modello Benenzon. Ha svolto docenza per l’insegnamento di Psichiatria ed Igiene Mentale all’Università La Sapienza di Roma e per l’insegnamento di Musicoterapia presso l’Università degli Studi di Torino e presso la Scuola di Artiterapie e Terapie Espressive di Roma.  E’ docente di Neuropsicologia per la Musicoterapia presso il corso triennale di Musicoterapia della FORIFO, a Roma e docente di Musicoterapia presso il Master in Artiterapie dell’Università di Palermo. 

 

Dott.ssa Ilaria Caracciolo, Psicoterapeuta, Arteterapeuta. Laureata presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza con una tesi in “Teorie e tecniche delle dinamiche di gruppo” presso la Cattedra del Dott. Claudio Neri. Psicoterapeuta ad orientamento Psicoanalitico e Gruppoanalista formata presso la Scuola di Specializzazione C.O.I.R.A.G. sede di Bari. Arteterapeuta Plastico-Pittorica formata alla Scuola di Artiterapie Onlus di Roma. Fondatrice dell’Associazione per le Artiterapie Taranto. Svolge la sua attività nel campo della Terapia e della Formazione con particolare riferimento all’uso di strumenti gruppali. In ambito istituzionale propone modelli integrati che attingono alle aree delle Arti Terapie e della Gruppoanalisi. 

 

Dr. Stefano Centonze, Laureato in Psicologia Clinica e della Riabilitazione e in Scienze della Formazione e dell’Educazione, Master in Tecniche di Analisi della Persona, Esperto di Intelligenza Emotiva, Formatore, Arti Terapeuta Certificato. Fondatore del Metodo Autobiografico Creativo. Con le Edizioni Circolo Virtuoso ha pubblicato, tra gli altri, il “Manuale di Arti Terapie” (2017), “Quale Musicoterapia?” (2018), “Il suono dimenticato” (2018), “I desideri che cadono nel mare. Fiabe per crescere, storie per imparare a conoscersi” (2018), “Comunicare con Intelligenza Emotiva” (2019), “Il Metodo Autobiografico Creativo” (2021), “L’intelligenza Emotiva. Perché è così importante, come può essere allenata, dove si applica” (2023). 

 

Dr.ssa Raffaela D’Alterio, Dottoressa in Psicologia Clinica e della Riabilitazione e in Scienze dell’Educazione, Pedagogista clinico, Formatrice, Arti Terapeuta Certificata, Esperta in tecniche corporee, Docente di DanzaMovimentoTerapia, Presidente e Direttore dell’Istituto di Arti Terapie di Lecce, Vice-Presidente Nazionale del Network Artedo, Autrice della Collana “Colorandia”, testi per la scuola primaria per l’educazione all’intelligenza emotiva, e coautrice de “L’intelligenza Emotiva. Perché è così importante, come può essere allenata, dove si applica” (2023), pubblicati con le Edizioni Circolo Virtuoso. 

 

Iscriviti e comincia quando vuoi

Iscriviti e comincia a studiare in qualsiasi momento. Grazie ai contenuti sempre disponibili sulla nostra piattaforma eLearning, il tuo percorso di studi comincia quando vuoi tu!

 

Arti Terapie nella relazione di cura

Accreditato MIUR

Formazione e-learning

Attestato da 50 ore

Formazione e-learning

Accreditato MIUR

Attestato da 50 ore

Cos’è il Master online in “Arti Terapie nella relazione di cura”?

 

Qual è il rapporto tra arte, espressione artistica e arti terapie? Qual è il rapporto tra le terapie analogiche e le neuroscienze? In che modo esse vengono applicate in ambito clinico? 
Un corso online incentrato sulla delimitazione dei confini delle arti terapie, analizzate per specificità di linguaggio artistico di vertice, e del loro impiego nella riabilitazione neurologica e del trattamento di nevrosi, disturbi pervasivi dello sviluppo, depressione, disturbi di personalità e schizofrenia. 

 

Diverse sono le figure professionali che operano nel campo della relazione di cura: medici, infermieri, psicologi, psicoterapeuti, fisioterapisti, logopedisti, educatori sanitari, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione, operatori socio sanitari ecc., ciascuna con la propria specificità che si dipanano nella differenza di approcciare la cura dell’altro, tra  

  • prendersi cura (dare attenzione alla persona nella sua globalità e in relazione ai suoi bisogni),  
  • accudire (assistere la persona nelle sue necessità quotidiane),  
  • accompagnare (stare accanto alla persona che versa in particolari condizioni di bisogno),  
  • contenere (rassicurare, tenere, accogliere la sofferenza della persona, contenendone l’intensità) e  
  • incoraggiare (stimolare, utilizzare le proprie risorse e aiutare la persona a esporsi, ad affacciarsi nuovamente alla vita, sulla base delle sue risorse e possibilità, come esprimersi, comunicare e relazionarsi in modo congruo). 

Tra queste diverse dimensioni, l’ultima, incoraggiare, in quanto azione tesa a orientare nuovamente e diversamente e trasformare, è quella trasversale e tutte le figure che operano nella relazione di cura e che si concretizza nell’agire tipico delle Arti Terapie. 

 

In un setting artiterapico (di Musicoterapia, di Danzaterapia, di Arteterapia o di Teatroterapia), l’individuo può, infatti, rivedere il prodotto della sua psiche (e, di conseguenza, riappropriarsene) in altra forma, artistica, creativa, non verbale, indipendentemente dal linguaggio utilizzato. Tale vertice d’osservazione, che necessariamente esprime la sua condizione di “paziente”, trasforma la percezione che la persona ha del prodotto stesso e, in definitiva, di se stessa. Trovando, al tempo stesso, nuove motivazioni e nuove modalità di relazionarsi a sé, agli altri e al mondo fuori che attribuiscono senso alla ricerca della trasformazione. Perché quel prodotto diventa qualcosa di specifico, che non c’è nella relazione d’aiuto verbale: ciò che emerge appartiene, infatti, al “non detto”, al “non ancora pensato”. In questo modo, l’individuo si ritrova davanti ad aspetti di sé che prima erano nascosti e che, quindi, non conosceva. Aspetti che all’improvviso si trovano “fuori”, in forma di disegno, di movimento o di brano musicale, e che sono pronti per essere osservati da un altro punto di vista.  

Ecco, dunque, la magia della creatività che agisce di soppiatto e della retroazione del processo artistico spontaneo. 

 

Il Master, tenuto da docenti di spicco del panorama nazionale e indicato per tutte le figure sanitarie e per gli arti terapeuti e aspiranti arti terapeuti, consapevoli della necessità di approccio multidisciplinare e integrato alla persona (come stabilito dalla NormaTecnica UNI 11592, Professionisti operanti nel campo delle Arti Terapie), offre un punto di vista teorico per l’utilizzo responsabile delle Arti Terapie in ambito clinico e per il benessere degli utenti, con particolare attenzione a 

  • nevrosi, 
  • psicosi,  
  • disturbi di personalità, 
  • autismo, 
  • handicap psicofisico, 
  • demenze.  

Sono associati al corso: 

  • l’ebook “Arti Terapie nei contesti clinici” di Stefano Centonze e Raffaela D’Alterio; 
  • il libro cartaceo “Quale Muscoterapia? Fondamenti e applicazioni di una disciplina, tra musica e neuroscienze”, di Stefano Centonze e Pinella Pistorio (183 pagine); 
  • il libro cartaceo “Il suono dimenticato. Musicoterapia e altre terapie non farmacologiche nelle demenze”, di Stefano Centonze e Pinella Pistorio (183 pagine). 

 

 

Docenti 

Dott.ssa Giuseppe Pistorio, Psichiatra, Neurologa, Musicoterapeuta, Magister del Modello Benenzon. Ha svolto docenza per l’insegnamento di Psichiatria ed Igiene Mentale all’Università La Sapienza di Roma e per l’insegnamento di Musicoterapia presso l’Università degli Studi di Torino e presso la Scuola di Artiterapie e Terapie Espressive di Roma.  E’ docente di Neuropsicologia per la Musicoterapia presso il corso triennale di Musicoterapia della FORIFO, a Roma e docente di Musicoterapia presso il Master in Artiterapie dell’Università di Palermo. 

 

Dott.ssa Ilaria Caracciolo, Psicoterapeuta, Arteterapeuta. Laureata presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza con una tesi in “Teorie e tecniche delle dinamiche di gruppo” presso la Cattedra del Dott. Claudio Neri. Psicoterapeuta ad orientamento Psicoanalitico e Gruppoanalista formata presso la Scuola di Specializzazione C.O.I.R.A.G. sede di Bari. Arteterapeuta Plastico-Pittorica formata alla Scuola di Artiterapie Onlus di Roma. Fondatrice dell’Associazione per le Artiterapie Taranto. Svolge la sua attività nel campo della Terapia e della Formazione con particolare riferimento all’uso di strumenti gruppali. In ambito istituzionale propone modelli integrati che attingono alle aree delle Arti Terapie e della Gruppoanalisi. 

 

Dr. Stefano Centonze, Laureato in Psicologia Clinica e della Riabilitazione e in Scienze della Formazione e dell’Educazione, Master in Tecniche di Analisi della Persona, Esperto di Intelligenza Emotiva, Formatore, Arti Terapeuta Certificato. Fondatore del Metodo Autobiografico Creativo. Con le Edizioni Circolo Virtuoso ha pubblicato, tra gli altri, il “Manuale di Arti Terapie” (2017), “Quale Musicoterapia?” (2018), “Il suono dimenticato” (2018), “I desideri che cadono nel mare. Fiabe per crescere, storie per imparare a conoscersi” (2018), “Comunicare con Intelligenza Emotiva” (2019), “Il Metodo Autobiografico Creativo” (2021), “L’intelligenza Emotiva. Perché è così importante, come può essere allenata, dove si applica” (2023). 

 

Dr.ssa Raffaela D’Alterio, Dottoressa in Psicologia Clinica e della Riabilitazione e in Scienze dell’Educazione, Pedagogista clinico, Formatrice, Arti Terapeuta Certificata, Esperta in tecniche corporee, Docente di DanzaMovimentoTerapia, Presidente e Direttore dell’Istituto di Arti Terapie di Lecce, Vice-Presidente Nazionale del Network Artedo, Autrice della Collana “Colorandia”, testi per la scuola primaria per l’educazione all’intelligenza emotiva, e coautrice de “L’intelligenza Emotiva. Perché è così importante, come può essere allenata, dove si applica” (2023), pubblicati con le Edizioni Circolo Virtuoso. 

 

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